Come molte persone ammetto di essere vittima di una miriade di distrazioni. A casa, nel poco tempo che riservo alla cura domestica e alla cucina, sono continuamente interrotta dai miei figli che pretendono attenzione nelle poche ore che trascorriamo insieme. Al lavoro le richieste dei colleghi, le email, le urgenze, interrompono anche le attività più importanti. Infine, adoro le serie TV, perciò cosa altro aggiungere?
Una gran parte delle nostre distrazioni sono comunque determinate da attività che non hanno nulla a che fare con quelle che stiamo eseguendo: al lavoro ad esempio siamo distratti dalle notifiche di email aziendali, ma anche da quelle del nostro cellulare. A casa, mentre i bambini reclamano la nostra attenzione, restiamo incollati allo smartphone per rispondere all'ennesima chat di WhatsApp.
Avete notato come ormai nemmeno ad una cenetta romantica i partecipanti rinuncino a controllare lo schermo del telefonino?
Abbandonare la pessima abitudine di distrarci semplificherà notevolmente la nostra vita:
Ci distraiamo dai nostri compiti per una serie di motivi diversi. I principali sono:
Meglio un uovo oggi che una gallina domani
Inutile combattere contro questo istinto: sceglieremo sempre l'ovetto quotidiano. E' nella natura umana scegliere un piccolo guadagno immediato invece di uno più grande nel futuro, pertanto quando suonerà la prossima notifica di Facebook preferiremo guardare la pucettosa immagine dei gattini che dormono invece che mantenere l'attenzione su quel progetto che dovremo consegnare tra due settimane.
La scelta del piacere subitaneo è così innata che dovremo trovare delle strategie per resistere:
Una delle mie tecniche preferite, che utilizzo per portare a termine i compiti più gravosi e lunghi, è la Tecnica del Pomodoro nella versione modificata di Andrea Giuliodori.
C'è sempre il tempo per un caffè
Quante volte, durante un lavoro complesso o faticoso ci siamo abbandonati ad una pausa caffè di troppo? Il collega che va verso la macchinetta, le chiacchiere lontane, gli occhi che tornano per un minuto sul lavoro e poi via, ci alziamo pensando che "tanto" il lavoro da fare non va via e sarà ancora lì al nostro ritorno. Vero, purtroppo.
Il problema è che, anche se l'interruzione dura pochi minuti, ci vorrà quasi un quarto d'ora per tornare alla concentrazione iniziale. E questo vale per le pause caffè, ma anche per la sigaretta o la battuta veloce, o ascoltare le chiacchiere altrui per poi unirsi alla conversazione.
Immaginiamo di compilare il modulo dell'assicurazione per avere un risarcimento, in questa situazione ci lasceremmo distrarre dalla pausa caffè mentre controlliamo i conti? Non credo.
Occorre avere ben chiaro il motivo per cui stiamo svolgendo un determinato compito. Il Why Statement, il motivo per cui quell'attività è entrata nella nostra to-do list.
Nel momento in cui conosciamo perfettamente il motivo per cui un certo compito va portato a termine, avremo ben chiare anche le conseguenze del lasciarlo interrotto e sarà meno facile distrarci prima di averlo completato (e bere meno caffè).
Anche una buona routine quotidiana finalizzata allo svolgimento dei compiti necessari può aiutarci in questo senso. Se è per noi un'abitudine chiudere la mattinata con un certo numero di lavori terminati, cercheremo di finire tutti i compiti in tempo per il pranzo, rinunciando alle offerte più o meno esplicite di distrazione.
Quello in cui ti trovi è il tuo mondo
Una gran parte delle nostre distrazioni sono comunque determinate da attività che non hanno nulla a che fare con quelle che stiamo eseguendo: al lavoro ad esempio siamo distratti dalle notifiche di email aziendali, ma anche da quelle del nostro cellulare. A casa, mentre i bambini reclamano la nostra attenzione, restiamo incollati allo smartphone per rispondere all'ennesima chat di WhatsApp.
Avete notato come ormai nemmeno ad una cenetta romantica i partecipanti rinuncino a controllare lo schermo del telefonino?
Abbandonare la pessima abitudine di distrarci semplificherà notevolmente la nostra vita:
- Porteremo a termine i progetti in tempo, evitando il panico delle scadenze e lo stress di rimediare a ritardi e giustificazioni.
- Riusciremo ad avere rapporti umani più profondi con il partner, i nostri figi, amici e familiari, rinsaldando i legami e mostrandoci come persone degne di fiducia e confidenza.
- Miglioreremo la nostra autostima rendendoci conto che siamo molto più efficienti di quel che pensavamo.
- Ridurremo il tempo di lavoro a vantaggio di una maggiore disponibilità di tempo per le nostre attività personali.
Ci distraiamo dai nostri compiti per una serie di motivi diversi. I principali sono:
- il piacere subitaneo
- la mancanza di motivazione
- il livello di consapevolezza
- il caos che ci circonda
Meglio un uovo oggi che una gallina domani
Inutile combattere contro questo istinto: sceglieremo sempre l'ovetto quotidiano. E' nella natura umana scegliere un piccolo guadagno immediato invece di uno più grande nel futuro, pertanto quando suonerà la prossima notifica di Facebook preferiremo guardare la pucettosa immagine dei gattini che dormono invece che mantenere l'attenzione su quel progetto che dovremo consegnare tra due settimane.
La scelta del piacere subitaneo è così innata che dovremo trovare delle strategie per resistere:
- silenziare la suoneria delle notifiche delle chat e dei social network
- dedicare un momento circoscritto e prestabilito all'uso del cellulare e alla lettura delle email
- usare delle tecniche di gestione della produttività
Una delle mie tecniche preferite, che utilizzo per portare a termine i compiti più gravosi e lunghi, è la Tecnica del Pomodoro nella versione modificata di Andrea Giuliodori.
C'è sempre il tempo per un caffè
Quante volte, durante un lavoro complesso o faticoso ci siamo abbandonati ad una pausa caffè di troppo? Il collega che va verso la macchinetta, le chiacchiere lontane, gli occhi che tornano per un minuto sul lavoro e poi via, ci alziamo pensando che "tanto" il lavoro da fare non va via e sarà ancora lì al nostro ritorno. Vero, purtroppo.
Il problema è che, anche se l'interruzione dura pochi minuti, ci vorrà quasi un quarto d'ora per tornare alla concentrazione iniziale. E questo vale per le pause caffè, ma anche per la sigaretta o la battuta veloce, o ascoltare le chiacchiere altrui per poi unirsi alla conversazione.
Immaginiamo di compilare il modulo dell'assicurazione per avere un risarcimento, in questa situazione ci lasceremmo distrarre dalla pausa caffè mentre controlliamo i conti? Non credo.
Occorre avere ben chiaro il motivo per cui stiamo svolgendo un determinato compito. Il Why Statement, il motivo per cui quell'attività è entrata nella nostra to-do list.
Nel momento in cui conosciamo perfettamente il motivo per cui un certo compito va portato a termine, avremo ben chiare anche le conseguenze del lasciarlo interrotto e sarà meno facile distrarci prima di averlo completato (e bere meno caffè).
Anche una buona routine quotidiana finalizzata allo svolgimento dei compiti necessari può aiutarci in questo senso. Se è per noi un'abitudine chiudere la mattinata con un certo numero di lavori terminati, cercheremo di finire tutti i compiti in tempo per il pranzo, rinunciando alle offerte più o meno esplicite di distrazione.
Quello in cui ti trovi è il tuo mondo
Da piccoli quante volte ci hanno detto "bada a quel che stai facendo", ad esempio mentre ci sbrodolavamo di minestrina per guardare la TV? E' vero, fin da piccoli ci siamo abituati a non essere presenti a quello che facciamo, a partire dal mangiare leggendo i fumetti e i compiti fatti guardando i cartoni animati. Riuscire a fare una cosa alla volta concentrandoci solo su di essa, può portarci ad un livello tale di concentrazione da evitare le distrazioni in maniera naturale.
Ma cosa succede se le cose da fare sono tante e mentre ne completiamo una ci viene in mente qualcosa di più importante?
Per quanto detto sopra, passare da un'attività all'altra senza completarne una è una maniera molto improduttiva di affrontare i compiti. In questo caso è molto utile redigere una to-do list prima di cominciare, facendo il punto sulle cose da fare e identificando quelle da portare a termine in un tempo ragionevole. Se sappiamo di aver scritto tutte le attività da fare, non ci spaventerà farne prima una e poi l'altra, perché sappiamo che non ci verrà in mente qualcosa da fare a distrarci dai compiti principali.
Pensare realisticamente a quante cose si è in grado di portare a termine in un certo tempo è di fondamentale importanza: se ci abitueremo a lasciare incompleti i nostri compiti, sarà facile cedere alle distrazioni con la scusa che "tanto in ogni caso non ce la farò".
Per quanto detto sopra, passare da un'attività all'altra senza completarne una è una maniera molto improduttiva di affrontare i compiti. In questo caso è molto utile redigere una to-do list prima di cominciare, facendo il punto sulle cose da fare e identificando quelle da portare a termine in un tempo ragionevole. Se sappiamo di aver scritto tutte le attività da fare, non ci spaventerà farne prima una e poi l'altra, perché sappiamo che non ci verrà in mente qualcosa da fare a distrarci dai compiti principali.
Pensare realisticamente a quante cose si è in grado di portare a termine in un certo tempo è di fondamentale importanza: se ci abitueremo a lasciare incompleti i nostri compiti, sarà facile cedere alle distrazioni con la scusa che "tanto in ogni caso non ce la farò".
La consapevolezza riveste un importanza particolare nelle relazioni. Quando parliamo coi nostri figli, guardiamoli negli occhi invece di farlo da sopra il display dello smartphone o da dietro la porta della cucina. Quando mangiamo teniamo i cellulari ben lontani dal tavolo da pranzo: avrà grandi benefici anche sulla linea! Durante le ore che passiamo a casa teniamo spenta la TV anziché averla come sottofondo, e se guardiamo un telefilm facciamo solo quello, dedicandoci al divertimento senza distrazioni. Proprio così: anche per godere delle distrazioni occorre non distrarsi!
Vedo cose, incontro gente
Un'altra importante fonte di distrazione, in ogni campo della vita, è il disordine. Stanze caotiche, scrivanie con mucchi di faldoni, penne funzionanti introvabili, dépliant abbandonati, tutto ciò non farà altro che aumentare la nostra tendenza a distrarci, oltre a ridurre la produttività (dove ho messo quel fascicolo?)
In un ambiente affollato di oggetti, diminuisce la concentrazione e la capacità di focalizzarci su un obiettivo.
In un ambiente affollato di oggetti, diminuisce la concentrazione e la capacità di focalizzarci su un obiettivo.
Parlerò del liberare e riordinare gli spazi in un altro ambito, ma ricordiamoci che un luogo di lavoro disordinato, una stanza ingombra, aumenta lo stress e genera un caos mentale che ci complica la vita.
Nello stesso modo in cui la mente vaga in una stanza disordinata, il caos che ci circonda (persone che parlano, rumori, luci..) può compromettere l'attenzione che dedichiamo al nostro compito.
Ho lasciato questo punto per ultimo, perché non è difficile capire come un ambiente ostile sia fonte di distrazione. Ieri ho bruciato un ottimo ragù perché i miei ragazzi facevano confusione e sono ancora infuriata!
Se non riusciamo ad impedire alle persone di chiacchierare vicino a noi, possiamo comunque utilizzare cuffiette o tappi per le orecchie, modificare l'orario delle attività più critiche, riorganizzare gli spazi per non agevolare l'aggregazione vicino alle nostre zone di lavoro.
Concludo con una riflessione. Negli ultimi trent'anni è stata prodotta una mole di informazioni tale da superare i cinquemila anni che li hanno preceduti, eppure mai come in questi tempi si parla di disinformazione.
Tutte queste informazioni vanno gestite e selezionate, con un enorme dispendio di tempo. Internet conta ormai oltre un miliardo di siti web, spediamo miliardi di mail e scriviamo milioni di post, è stato stimato che il 28% del tempo lavorativo è impiegato per il controllo della inbox.
Mai come adesso è necessario trovare un'arma contro la distrazione che ci permetta di focalizzarci su quello che conta davvero, nel lavoro, in famiglia e nelle relazioni.
I miei consigli sono solo questi:
- Fai una cosa alla volta
- Fai ogni cosa consapevolmente
- Fai meno cose
Tutto sarà più semplice.
Riferimenti:
Se ti è piaciuto questo articolo, leggi gli altri post della serie Semplificare.
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