Continuo la serie sulla semplificazione della vita alla voce del verbo "lasciare" focalizzandomi sulle persone tossiche. Sono così definite quelle persone che avvelenano la vita degli altri con il loro atteggiamento negativo, rendendola molto più complicata di quello che è.
Vivendo in un contesto sociale, abbiamo una vera necessità di relazionarci agli altri, ma così come le amicizie e gli affetti possono essere per noi un conforto, tranquillizzarci ed aiutarci a superare le difficoltà, è pure vero che altri possono rovinarcela, volontariamente o inconsapevolmente, ferirci ed innervosirci al punto tale da indurci in errore o ridurre le nostre capacità.
Se vogliamo semplificarci la vita, è necessario saper individuare e allontanare questo tipo di persone.
Vittime e vampiri
Sicuramente conoscerete persone che parlano sempre ed esclusivamente di loro stesse e distolgono la nostra attenzione da ogni cosa tranne i loro problemi. Se hanno stretto con noi un legame anche non troppo forte, saremo portati ad occuparci di loro prima di noi stessi o delle necessità delle persone che amiamo e ci sono più vicine. Si tratta di individui che si lamentano continuamente e che con il loro atteggiamento pessimistico adombrano anche i momenti più lieti della nostra vita.
Coloro che vestono il ruolo di vittime hanno un modo di fare che ci induce a credere che il mondo intero sia contro di loro. Si tratta di persone immobili di fronte alle avversità della vita, che non possono offrirci nulla per arricchire la nostra esistenza. Il loro scopo è restare al centro dell'attenzione e non essendo abbastanza in gamba per farlo attraverso i loro successi, decidono di farlo attraverso il ruolo di vittima. Probabilmente nel loro passato questo atteggiamento ha avuto successo, stringendo relazioni che hanno soddisfatto il loro bisogno di attenzione, così ripetono lo schema nelle nuove relazioni.
Un'altra personalità che vuole concentrare l'attenzione su se stessa è il vampiro emozionale, ma questi si concentra su una sola persona con cui crea un forte legame. Questi individui sono gelosi e invidiosi, superbi e dal grande ego, ma hanno imparato a catturare le loro prede con l'amore. All'inizio della relazione (d'amicizia, d'amore o familiare non fa differenza) si mostrano seducenti ed ammalianti, la gelosia viene scambiata per dedizione, la superbia per ambizione. Si tratta di individui di successo, carismatici, amati ed ammirati. La differenza però sta nel fatto che il loro splendere si realizza attraverso l'annullamento dell'altro.
Questi individui stabiliscono un legame affettivo molto forte con la persona da sopraffare fino a conoscerne alla perfezione i punti deboli e guidarla attraverso un percorso emozionale che ha come fine l'azzeramento dell'autostima e il totale controllo.
Umiliazioni, critiche continue, limitazioni progressive della libertà, ogni azione è portata avanti gradualmente, travestita spesso in un qualche vantaggio per l'altro, la famiglia o la relazione.
I vampiri emozionali sono forse gli individui più pericolosi che possano entrare nella nostra vita, il fatto che siano inconsapevoli di questa loro modalità di comportamento, acquisita nell'infanzia e consolidata crescendo, non li rende meno pericolosi.
Ansiosi, insicuri e rabbiosi
Altri tipi di persone, come gli insicuri e gli ansiosi, non appaiono così minacciosi, invece possono ugualmente avvelenare la nostra vita.
Trascorrere il tempo con una persona ansiosa vorrà dire essere continuamente interrogati sulle nostre capacità. L'insicuro riverserà su di noi le sue paure e le sue insicurezze, martellandoci di domande che genereranno in noi nuovi dubbi, ci renderà insicuri nella misura in cui non si fida di noi, minando la nostra autostima.
Se non riusciamo a rassicurare subito questo tipo di persone, è meglio tenersene alla larga.
Allo stesso modi in cui gli ansiosi ci contagiano con le loro insicurezze, le persone rabbiose possono contagiarci con il loro umore nero.
Il rabbioso assomiglia alla vittima in quanto pensa che il mondo intero sia contro di lui, ma con la differenza che è convinto di essere dalla parte del giusto, è arrabbiato per questo e ha trovato nell'aggressività l'antidoto alla sua frustrazione.
Queste persone sono arrabbiate perché "non è giusto" che a loro le cose vadano diversamente e non godano del successo di cui hanno diritto. Il rabbioso in sostanza è un "complottista" convinto che ci sia un'organizzazione superiore (o un'entità suprema o il fato stesso) che ha già deciso chi vince e chi no. Potreste riconoscerlo nell'amico dei social che aderisce a tutte le campagne di bufale da complotto che incontra o in quell'ombroso signore che ha tagliato i ponti con Dio (o la ex moglie, o il figlio). Per lui è sempre colpa di qualcun altro.
Questo suo atteggiamento gli è necessario per mantenersi in piedi e non riconoscere di "non aver fatto abbastanza" per avere il meritato successo o la vita che ha sempre voluto.
Questa personalità aggressiva non ammette critiche e non accetta consigli perché è convinta di non sbagliare mai e perché "tanto non cambia niente." In maniera diversa, è immobile alla vita come la vittima. Parlare con un rabbioso è frustrante e la sua aggressività è contagiosa.
Troll e provocatori
Anche sui social network quante volte abbiamo chiuso (nella migliore delle ipotesi) una discussione accalorata con persone aggressive che provocano liti nella nostra community lasciandoci arrabbiati e rancorosi?
Partecipare a discussioni on-line piene di provocatori, assistere a show dove la gente urla anziché dibattere, guardare programmi TV dove pessimi attori travestiti da persone reali sono ingaggiati al solo scopo di litigare. Vi sono molti modi migliori per rilassarsi e passare il tempo, ma assistere e partecipare a certi spettacoli è una scelta da evitare se vogliamo semplificarci la vita.
Se davvero vogliamo concentrarci su ciò che conta e godere del nostro tempo, ridurre lo stress e semplificarci la vita, dobbiamo in ogni modo evitare i troll, nella vita reale quanto in quella virtuale.
Discutere con un troll genera moltissima frustrazione perché il suo unico scopo è quello di alimentare il conflitto. Quando avremo argomentato alla perfezione, fossimo anche Alberto Angela che descrive una Domus Romana, il troll risponderà con una provocazione per iniziare un nuovo litigio su un altro argomento. Con questi individui non si vince mai un confronto e l'unico modo di comportarsi con loro è non accettare la sfida. Se non lo faremo, al termine della discussione, dopo aver perso moltissimo tempo e rinunciato alle cose che davvero contano, resteranno solo sentimenti di frustrazione e rabbia repressa, rimugineremo a lungo su quello che avremmo potuto dire o su come avremmo potuto rispondere. L'esprit de l'escalier in versione 2.0
Pessimisti, catastrofisti, lamentosi, ansiosi, sarcastici, aggressivi, provocatori, sono tutti particolari individui tossici di cui è meglio non circondarsi.
Mantenere un atteggiamento sereno senza farci sottrarre energia e allontanare questo tipo di persone significa vivere bene, usando al meglio le nostre forze, dedicandoci a ciò che conta per noi e che ci piace fare.
Per approfondire:
7 strategie per identificare le persone tossiche
Cut toxic people out!
Come evitare le persone tossiche
Se ti è piaciuto questo articolo, leggi gli altri post della serie Semplificare.
Vivendo in un contesto sociale, abbiamo una vera necessità di relazionarci agli altri, ma così come le amicizie e gli affetti possono essere per noi un conforto, tranquillizzarci ed aiutarci a superare le difficoltà, è pure vero che altri possono rovinarcela, volontariamente o inconsapevolmente, ferirci ed innervosirci al punto tale da indurci in errore o ridurre le nostre capacità.
Se vogliamo semplificarci la vita, è necessario saper individuare e allontanare questo tipo di persone.
Vittime e vampiri
Sicuramente conoscerete persone che parlano sempre ed esclusivamente di loro stesse e distolgono la nostra attenzione da ogni cosa tranne i loro problemi. Se hanno stretto con noi un legame anche non troppo forte, saremo portati ad occuparci di loro prima di noi stessi o delle necessità delle persone che amiamo e ci sono più vicine. Si tratta di individui che si lamentano continuamente e che con il loro atteggiamento pessimistico adombrano anche i momenti più lieti della nostra vita.
Coloro che vestono il ruolo di vittime hanno un modo di fare che ci induce a credere che il mondo intero sia contro di loro. Si tratta di persone immobili di fronte alle avversità della vita, che non possono offrirci nulla per arricchire la nostra esistenza. Il loro scopo è restare al centro dell'attenzione e non essendo abbastanza in gamba per farlo attraverso i loro successi, decidono di farlo attraverso il ruolo di vittima. Probabilmente nel loro passato questo atteggiamento ha avuto successo, stringendo relazioni che hanno soddisfatto il loro bisogno di attenzione, così ripetono lo schema nelle nuove relazioni.
Un'altra personalità che vuole concentrare l'attenzione su se stessa è il vampiro emozionale, ma questi si concentra su una sola persona con cui crea un forte legame. Questi individui sono gelosi e invidiosi, superbi e dal grande ego, ma hanno imparato a catturare le loro prede con l'amore. All'inizio della relazione (d'amicizia, d'amore o familiare non fa differenza) si mostrano seducenti ed ammalianti, la gelosia viene scambiata per dedizione, la superbia per ambizione. Si tratta di individui di successo, carismatici, amati ed ammirati. La differenza però sta nel fatto che il loro splendere si realizza attraverso l'annullamento dell'altro.
Questi individui stabiliscono un legame affettivo molto forte con la persona da sopraffare fino a conoscerne alla perfezione i punti deboli e guidarla attraverso un percorso emozionale che ha come fine l'azzeramento dell'autostima e il totale controllo.
Umiliazioni, critiche continue, limitazioni progressive della libertà, ogni azione è portata avanti gradualmente, travestita spesso in un qualche vantaggio per l'altro, la famiglia o la relazione.
I vampiri emozionali sono forse gli individui più pericolosi che possano entrare nella nostra vita, il fatto che siano inconsapevoli di questa loro modalità di comportamento, acquisita nell'infanzia e consolidata crescendo, non li rende meno pericolosi.
Ansiosi, insicuri e rabbiosi
Altri tipi di persone, come gli insicuri e gli ansiosi, non appaiono così minacciosi, invece possono ugualmente avvelenare la nostra vita.
Trascorrere il tempo con una persona ansiosa vorrà dire essere continuamente interrogati sulle nostre capacità. L'insicuro riverserà su di noi le sue paure e le sue insicurezze, martellandoci di domande che genereranno in noi nuovi dubbi, ci renderà insicuri nella misura in cui non si fida di noi, minando la nostra autostima.
Se non riusciamo a rassicurare subito questo tipo di persone, è meglio tenersene alla larga.
Allo stesso modi in cui gli ansiosi ci contagiano con le loro insicurezze, le persone rabbiose possono contagiarci con il loro umore nero.
Il rabbioso assomiglia alla vittima in quanto pensa che il mondo intero sia contro di lui, ma con la differenza che è convinto di essere dalla parte del giusto, è arrabbiato per questo e ha trovato nell'aggressività l'antidoto alla sua frustrazione.
Queste persone sono arrabbiate perché "non è giusto" che a loro le cose vadano diversamente e non godano del successo di cui hanno diritto. Il rabbioso in sostanza è un "complottista" convinto che ci sia un'organizzazione superiore (o un'entità suprema o il fato stesso) che ha già deciso chi vince e chi no. Potreste riconoscerlo nell'amico dei social che aderisce a tutte le campagne di bufale da complotto che incontra o in quell'ombroso signore che ha tagliato i ponti con Dio (o la ex moglie, o il figlio). Per lui è sempre colpa di qualcun altro.
Questo suo atteggiamento gli è necessario per mantenersi in piedi e non riconoscere di "non aver fatto abbastanza" per avere il meritato successo o la vita che ha sempre voluto.
Questa personalità aggressiva non ammette critiche e non accetta consigli perché è convinta di non sbagliare mai e perché "tanto non cambia niente." In maniera diversa, è immobile alla vita come la vittima. Parlare con un rabbioso è frustrante e la sua aggressività è contagiosa.
Troll e provocatori
Anche sui social network quante volte abbiamo chiuso (nella migliore delle ipotesi) una discussione accalorata con persone aggressive che provocano liti nella nostra community lasciandoci arrabbiati e rancorosi?
Partecipare a discussioni on-line piene di provocatori, assistere a show dove la gente urla anziché dibattere, guardare programmi TV dove pessimi attori travestiti da persone reali sono ingaggiati al solo scopo di litigare. Vi sono molti modi migliori per rilassarsi e passare il tempo, ma assistere e partecipare a certi spettacoli è una scelta da evitare se vogliamo semplificarci la vita.
Se davvero vogliamo concentrarci su ciò che conta e godere del nostro tempo, ridurre lo stress e semplificarci la vita, dobbiamo in ogni modo evitare i troll, nella vita reale quanto in quella virtuale.
Discutere con un troll genera moltissima frustrazione perché il suo unico scopo è quello di alimentare il conflitto. Quando avremo argomentato alla perfezione, fossimo anche Alberto Angela che descrive una Domus Romana, il troll risponderà con una provocazione per iniziare un nuovo litigio su un altro argomento. Con questi individui non si vince mai un confronto e l'unico modo di comportarsi con loro è non accettare la sfida. Se non lo faremo, al termine della discussione, dopo aver perso moltissimo tempo e rinunciato alle cose che davvero contano, resteranno solo sentimenti di frustrazione e rabbia repressa, rimugineremo a lungo su quello che avremmo potuto dire o su come avremmo potuto rispondere. L'esprit de l'escalier in versione 2.0
Pessimisti, catastrofisti, lamentosi, ansiosi, sarcastici, aggressivi, provocatori, sono tutti particolari individui tossici di cui è meglio non circondarsi.
Mantenere un atteggiamento sereno senza farci sottrarre energia e allontanare questo tipo di persone significa vivere bene, usando al meglio le nostre forze, dedicandoci a ciò che conta per noi e che ci piace fare.
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