Ho una stupenda figlia di dieci anni che ama la natura e gli sport avventurosi, ma che in famiglia evidenzia un temperamento malinconico e lunare. A casa tende ad isolarsi e predilige attività individuali di studio e osservazione.
Ama la lettura e questo fa di lei una sognatrice, ma è poco incline alla composizione e non esercita la pazienza. Quando deve affrontare dei problemi, faticando a verbalizzare la situazione, non chiede aiuto e pretende anzi che le difficoltà si risolvano da sole, a modo suo e subito. Spesso reagisce con urla e crisi di pianto.
In rete ho trovato diversi suggerimenti per stimolare i ragazzi al problem solving e mi sono ispirata per realizzare qualche grafica che potesse aiutarla a non abbattersi e sviluppare la competenza emotiva necessaria per affrontare le difficoltà.
Ama la lettura e questo fa di lei una sognatrice, ma è poco incline alla composizione e non esercita la pazienza. Quando deve affrontare dei problemi, faticando a verbalizzare la situazione, non chiede aiuto e pretende anzi che le difficoltà si risolvano da sole, a modo suo e subito. Spesso reagisce con urla e crisi di pianto.
In rete ho trovato diversi suggerimenti per stimolare i ragazzi al problem solving e mi sono ispirata per realizzare qualche grafica che potesse aiutarla a non abbattersi e sviluppare la competenza emotiva necessaria per affrontare le difficoltà.
Vi sono vari modi per gestire e valutare il proprio comportamento nei momenti di stress. Anche molti adulti non sono in grado di farlo e la rabbia diventa la reazione predominante.
I bambini hanno una modalità ON/OFF dei sentimenti, vivono le emozioni accendendole e spegnendole e quando si accendono sono talmente intense da sopraffarli.
Il compito del genitore non è quello di annullare le emozioni:
"Piantala!""Non fare così!"
ma quello di insegnare a gestirle coscientemente:
"Hai voglia di raccontarmi che succede?"
Un genitore che ha imparato a gestire la propria rabbia e ad interpretare i conflitti senza reagire, ma rispondendo ponderatamente è una guida preziosa per i figli.
Ho provato sulla mia pelle che i metodi cognitivi sono molto efficaci nel riuscire ad orientare il comportamento nel verso che desideriamo e magari ottenere più facilmente una soluzione nelle situazioni più difficili.
Si può imparare a gestire la rabbia prima che essa ci tenga in pugno, e si può avviare i bambini a riconoscere la sua valenza negativa.
Ho trovato questa Mappa della rabbia in una pagina di stampabili davvero utile e l'ho tradotta in italiano in versione maschile e femminile.
Riferimenti:
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