Uno delle maggiori difficoltà che incontro come madre, lavoratrice e house keeper, è rendere produttiva la mia giornata in modo da non sprecare tempo e avere comunque dei momenti di relax per me e per la famiglia.
E' chiaro che se una giornata è di 24 ore, il massimo che potremo fare, anche togliendo tempo al sonno, sarà disporre di 24 ore da riempire con le nostre attività. Purtroppo se concepiremo il tempo come un contenitore "da riempire" con le nostre mille-e-una attività, lo troveremo sempre insufficiente e per questo preferisco pensare al tempo come a qualcosa "da gestire".
Lo so, quando parlo di organizzare il tempo, davanti agli occhi scorrono agende, calendari, planner, bullet journal, to-do-list... immancabile il ricordo di odiosi diari di scuola e orari delle lezioni, bidelle che spingono in aula e campanelle che suonano.
Pianificare per troppe persone è sinonimo di prigione, limitazione della libertà, costrizione dell'istinto e della fantasia. Improponibile per molti che diranno "mi piace vivere la vita come viene", tranne poi imprecare al mattino quando la mezz'ora di facebook sulla tazza del bagno ha generato un irrimediabile ritardo. Vi ci ritrovate?
Così mi sono messa a studiare i modi per rendere più efficace la mia gestione del tempo: ero stanca di terminare le giornate sopraffatta dalla stanchezza e con la sensazione di avere ancora un milione di cose da fare.
Lo spunto mi è giunto leggendo l'incipit di un noto libro su organizzazione e declutter Facciamo Ordine di Sabrina Toscani. L'autrice cita l'effetto Zeigarnik a proposito delle serie TV e la nostra ansia di sapere come va a finire, la necessità del nostro cervello di "chiudere il cerchio" e l'ansia derivante dall'avere troppe cose in sospeso. Due figli, single, una grande casa, un lavoro a tempo pieno. Conosco bene quel problema.
Blog di coaching, mamme acrobate, personal organizer, tutti concordavano in un punto:
Nello stesso modo in cui le ore di una giornata sono finite, così anche la nostra vita ha un limite. Continuare a credere che ci sia sempre tempo per realizzare i nostri sogni, imparare un nuovo sport o cominciare un altro libro, è una storiella che ci raccontiamo per non cadere nella disperazione. Ad un certo punto saremo troppo vecchi per volare in deltaplano, essere assunti da google o terminare la bibliografia di Tolkien.
Semplificare la vita liberandoci del superfluo (risparmiare) e delle cattive abitudini (lasciare), concentrandoci su quello che davvero ci interessa (focalizzare) e sfruttando le potenzialità che abbiamo (meditare), è il cammino che può portarci verso la vita che vogliamo.
Sono queste quattro azioni principale dalle quali ho sviluppato le considerazioni che andrò a dettagliare nei prossimi articoli.
Un primo impegno
Prima di proseguire ti chiedo di seguirmi nella semplificazione della tua vita rinunciando ad una delle cattive abitudini che ritieni la stiano complicando.
Per cominciare non ti servirà molto: procurati un libricino, un notes o un quaderno. Io utilizzo un Moleskine Pocket Dotted, ma per il momento potrebbe andare bene qualsiasi cosa su cui scrivere.
Elenca da 6 a 10 abitudini che consideri brutte o tossiche e rinunciando alle quali sei sicuro che la tua giornata ne potrebbe migliorare. Scrivi la lista sul tuo nuovo quaderno.
Infine rileggi la lista ed individua UNA sola cattiva abitudine a cui decidi di rinunciare per una settimana.
Se accetti questa piccola sfida, per sette giorni a partire da ADESSO segna una croce se hai tenuto duro. La sfida è vinta quando ci saranno sette croci per sette giorni consecutivi, se salti un giorno occorre ricominciare.
Svilupperò l'argomento Lasciare le cattive abitudini nel prossimo post.
Se ti è piaciuto questo articolo, leggi gli altri post della serie Semplificare.
Riferimenti:
Little Coffee Fox
E' chiaro che se una giornata è di 24 ore, il massimo che potremo fare, anche togliendo tempo al sonno, sarà disporre di 24 ore da riempire con le nostre attività. Purtroppo se concepiremo il tempo come un contenitore "da riempire" con le nostre mille-e-una attività, lo troveremo sempre insufficiente e per questo preferisco pensare al tempo come a qualcosa "da gestire".
Pianificare per troppe persone è sinonimo di prigione, limitazione della libertà, costrizione dell'istinto e della fantasia. Improponibile per molti che diranno "mi piace vivere la vita come viene", tranne poi imprecare al mattino quando la mezz'ora di facebook sulla tazza del bagno ha generato un irrimediabile ritardo. Vi ci ritrovate?
Siamo tutti convinti di saper gestire il tempo, ma quanti di noi riescono a guardare negli occhi il se stesso dodicenne e dirgli non ho sprecato un'ora della mia vita e mi trovo esattamente dove voglio essere? Io no.
Così mi sono messa a studiare i modi per rendere più efficace la mia gestione del tempo: ero stanca di terminare le giornate sopraffatta dalla stanchezza e con la sensazione di avere ancora un milione di cose da fare.
Lo spunto mi è giunto leggendo l'incipit di un noto libro su organizzazione e declutter Facciamo Ordine di Sabrina Toscani. L'autrice cita l'effetto Zeigarnik a proposito delle serie TV e la nostra ansia di sapere come va a finire, la necessità del nostro cervello di "chiudere il cerchio" e l'ansia derivante dall'avere troppe cose in sospeso. Due figli, single, una grande casa, un lavoro a tempo pieno. Conosco bene quel problema.
Blog di coaching, mamme acrobate, personal organizer, tutti concordavano in un punto:
il segreto è semplificareHo realizzato una mappa mentale che riassume quello di cui parlerò nei prossimi articoli. La grafica è la sintesi di un lavoro che è sempre in corso e che coinvolge organizzazione, sviluppo personale e raggiungimento degli obiettivi.
Nello stesso modo in cui le ore di una giornata sono finite, così anche la nostra vita ha un limite. Continuare a credere che ci sia sempre tempo per realizzare i nostri sogni, imparare un nuovo sport o cominciare un altro libro, è una storiella che ci raccontiamo per non cadere nella disperazione. Ad un certo punto saremo troppo vecchi per volare in deltaplano, essere assunti da google o terminare la bibliografia di Tolkien.
Semplificare la vita liberandoci del superfluo (risparmiare) e delle cattive abitudini (lasciare), concentrandoci su quello che davvero ci interessa (focalizzare) e sfruttando le potenzialità che abbiamo (meditare), è il cammino che può portarci verso la vita che vogliamo.
Sono queste quattro azioni principale dalle quali ho sviluppato le considerazioni che andrò a dettagliare nei prossimi articoli.
Un primo impegno
Prima di proseguire ti chiedo di seguirmi nella semplificazione della tua vita rinunciando ad una delle cattive abitudini che ritieni la stiano complicando.
Per cominciare non ti servirà molto: procurati un libricino, un notes o un quaderno. Io utilizzo un Moleskine Pocket Dotted, ma per il momento potrebbe andare bene qualsiasi cosa su cui scrivere.
Elenca da 6 a 10 abitudini che consideri brutte o tossiche e rinunciando alle quali sei sicuro che la tua giornata ne potrebbe migliorare. Scrivi la lista sul tuo nuovo quaderno.
Infine rileggi la lista ed individua UNA sola cattiva abitudine a cui decidi di rinunciare per una settimana.
Se accetti questa piccola sfida, per sette giorni a partire da ADESSO segna una croce se hai tenuto duro. La sfida è vinta quando ci saranno sette croci per sette giorni consecutivi, se salti un giorno occorre ricominciare.
Svilupperò l'argomento Lasciare le cattive abitudini nel prossimo post.
Se ti è piaciuto questo articolo, leggi gli altri post della serie Semplificare.
Riferimenti:
Little Coffee Fox
Commenti
Posta un commento