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Visualizzazione dei post da ottobre, 2017

Potrebbe servirmi ancora

Nel suo secondo libro, Marie Kondo, la madre di tutti i riordini, colei che ha diffuso il concetto di declutter fino a farlo diventare una moda, ci spiega come gli oggetti abbiano il potere di renderci felici o meno. Secondo quando scritto in 96 lezioni di felicità , negli oggetti sarebbero nascosti i due segreti alla base del vivere bene:  avere solo le cose che ci trasmettono felicità e organizzarle bene in casa . Il manuale fornisce moltissimi spunti su come un oggetto può essere artefice o meno della nostra felicità, trasmetterci emozioni più o meno belle, essere utile alla nostra vita. Non mi dilungo sulla necessità di ringraziare gli oggetti o parlare ad essi, ritengo queste parti del libro qualcosa di abbastanza estraneo al mio modo di considerate le cose e una nota di colore esotica o spirituale che può per alcuni rendere più coinvolgente la lettura. Lascio chi vorrà leggere questo libro a farsi un'idea personale sull'argomento, tuttavia vi si possono trovare indi

Meno cose, meno fatica

Questo weekend mia figlia ha riordinato la sua cameretta per fare spazio ai libri e agli strumenti didattici che dovrà usare ora che è in prima media. Fra le molte bambole e giocattoli che non usa più , ha eliminato anche un oggetto che era sopravvissuto al mio primo declutter. Si trattava di un souvenir delle Mauritius che lei stessa mi aveva impedito di buttare, innamorata dei colori e delle forme di quelle conchiglie esotiche. Non sono mai stata alle Mauritius in vita mia e non ero legata a quel ricordo né in bene né in male, ma lo ero, e lo sono tuttora, sono alla persona che me lo aveva portato. Mi figlia, pulendo le mensole, era giunta alla mia stessa conclusione: quell'oggetto rappresentava solo altro spazio occupato e altra polvere da levare; così ha scartato il souvenir, che per lei non era nemmeno un ricordo. Anche in Italia si sta diffondendo il minimalismo , una esaltazione dello space clearing tesa a liberarsi di tutto tranne che del'indispensabile .

De-stress, de-clutter!

Quante cose possono farmi innervosire? Una fra tutte è non trovare un piano d'appoggio . Per la mia borsa, quando rientro a casa. Per zaini e libri, quando rientrano i ragazzi. Per la spesa, quando arranco fino alla cucina sotto al peso delle borse... O un posto dove sedersi, in una casa dove sedie e divani sono utilizzati per appoggiare giocattoli o giacche. Letti sfatti, scarpe e calzini disseminati sul pavimento, libri e riviste impilati senza criterio, zone calde accomunate dall'assortimento di oggetti che vi vengono depositati. Il peso degli oggetti lasciati in disordine si riflette nel peso dei nostri pensieri.  Case disordinate causano emozioni disordinate.  E tensione, ma voglio chiamarla col suo nome. Studi clinici hanno rivelato che vivere in un ambiente disordinato causa un aumento del cortisolo, l'ormone dello stress. Liberarsi dal disordine è dunque la chiave per sbarazzarsi di questo tipo di stress. Uno studio di nove anni condotto su più d

Una madre

Molti anni fa ero Master del classico Gioco di Ruolo Dungeons&Dragons. Per un'incontro dal vivo decisi di mettermi nei panni di giocatrice e dovetti trovare un nome per il mio personaggio. Mi ispirai allora a due personaggi della mitologia celtica e scandinava che conoscevo,  la Regina Medb e la divinità Hel , e coniai il nome di Hel Maedb. Nella mitologia celtica Medb è un entità che tiene in contatto il mondo dei vivi ed il mondo dei morti e per questo venne venerata anche come Dea guerriera associata al culto delle Tre Madri. Medb è una guerriera, ma anche una madre.  Hel è invece la dea degli Inferi, ma la sua figura era inizialmente legata alla Dea Madre e al culto della terra. Quando il predominio del culto femminile cedette il passo alla predominanza, maschile divenne un'entità oscura, assimilabile ad Ecate.  Hel accoglie nel suo regno le anime dei guerrieri.  Una madre guerriera che accoglie le anime dei soldati. Nomen omen. Non è una b

La sfida "60 minuti"

E' passato un po' di tempo dall'ultimo declutter. Noto che la casa incomincia a mostrare dei segni di disordine diffuso e risulta più difficile tenerla pulita. Piccoli segni, qualche oggetto fuori posto, le zone calde che si riempiono, i buoni propositi che non vengono mantenuti. Sarebbe ora di un secondo, profondo declutter, ma in questo periodo è praticamente impossibile, perciò ho escogitato un trucchetto per rimediare al disordine nel poco tempo che mi resta alla sera. La sfida consiste nel riordinare una singola stanza a settimana senza modificare le abitudini quotidiane e quindi dedicando a questa attività solo pochi minuti. Una volta scelta la stanza a cui dedicarmi nella settimana corrente, dovrò impostare  il timer che mi dirà quando smettere. Il timer è importante, perché sapere che riordiniamo solo per breve tempo, e che dopo ritorneremo alle attività consuete, ci mantiene focalizzate senza  perderci nei dettagli. Un po' come quando decidiamo di butt