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Visualizzazione dei post da settembre, 2017

4 strategie per ritrovare la calma nel caos

Quando torno a casa la sera, spesso quello che trovo dietro la porta è un ambiente rumoroso e caotico, con i bambini allo stato brado, la TV ad alto volume, i giocattoli come un percorso ad ostacoli dall'ingresso al divano e la nonna chiusa in cucina per evitare ogni forma di contrasto coi nipoti. Una delle battaglie più dure da affrontare nella vita quotidiana di una mamma sola è quella contro il caos. E se per gli oggetti e la pulizia possiamo apprendere tecniche di space clearing e organizzazione, calmare pargoli bercianti può diventare un'attività frustrante e faticosa. Senza contare che la nonna nel frattempo potrebbe aver rivoluzionato l'intera disposizione interna dei nostri pensili. Tuttavia, malgrado quel che trovo al rientro dal lavoro non sia l'ideale premessa ad una serata tranquilla,  restare una madre calma è ancora una delle mie priorità. Non c'è nulla che assomigli al concetto che ho di felicità, come trascorrere una bella serata con i miei f

Il tempo dopo la scuola

Nel suo ultimo articolo  per Organizzare Italia   Ale Ziliotto ,  Professional Organizer APOI  e membro del team  Organizzatessen , ha voluto dare la sua opinione professionale su un problema molto sentito dalle mamme, quello delle attività extrascolastiche. Con l'arrivo dell'autunno, le associazioni sportive, i doposcuola e le organizzazioni ludiche cominciano a pressare i genitori per l'iscrizione alle attività pomeridiane. Scegliere un'attività invece di un'altra, o avviarne una di troppo implica notevoli cambiamenti nell'organizzazione domestica e la gestione dei figli. Il pensiero di Alessandra su questo argomento è perfettamente in linea con il mio, perciò lascio la parola a lei. “ Prima il dovere e poi il piacere! ” chissà se anche le nuove generazioni hanno nelle orecchie il mantra che mia nonna mi ripeteva ogni pomeriggio quando  il mio dilemma era tra il fare i compiti o impiegare il tempo in qualche altra attività. Ed è bene recuperare qualc

E' ora di crescere

Ti ricordi quando tuo figlio ha mosso i primi passi? Proprio l'altro giorno una cara amica è stata sorpresa dal suo bimbetto che la guardava, per la prima volta in piedi, mentre stendeva i panni. Lo ricordi vero? Una grande emozione. Ricordo esattamente quando mia figlia camminò verso di me, lasciandosi dal tavolino del salotto per raggiungermi. Pietre miliari della loro crescita. Primi passi, prime parole, vasino, asilo, scuola... ad un certo punto però, cessiamo di annotare queste tappe. Eppure i nostri figli affrontano prove continuamente anche da grandi: restare soli in casa, dormire fuori, fare i compiti da un amico, fare la spesa, prendere l'autobus... Ho già detto che dovrebbe esserci un congedo maternità anche durante l'adolescenza . Perché essere accanto ai nostri figli durante queste tappe ci permette di cambiare il nostro modo di essere genitori . Diventare genitori di figli grandi Spesso ci lamentiamo dicendo che i nostri genitori, ormai nonni,

Amore, colpa e solitudine, essere genitori di bambini sensibili

Ci sono cose che non condividiamo sui social. Accanto alle faccine allegre, le coccole ai gatti e i bambini che giocano nelle pozzanghere, ci sono porte sbattute, capricci furiosi, pianti inconsolabili, piedi piantati e grida furiose... Non sono le cose che mostriamo fuori dalle pareti di casa. Vivere con un bambino aggressivo, ansioso, oppositivo, sensibile o impulsivo può esaurire fisicamente e mentalmente tutti coloro che sono coinvolti e non ci sono formule magiche e pillole miracolose per impedire gli eccessi emotivi che lo straziano. Quando ci troviamo in questa situazione, abbiamo l'impressione di essere completamente soli. Non immaginiamo che là fuori ci sono tante madri e padri che affrontano le stesse crisi, non lo immaginiamo perché non lo sentiamo raccontare sui social (e che divertimento c'è nel farlo?) ma è una situazione molto comune . Quando dobbiamo affrontare le crisi dei nostri figli ci si rende conto che non si deve lottare solo con le loro emozio