Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2007
Mi sa che sono una mammamatta. Di certo non sono una mamma glitterata, anche se Pallina veste molto rosa, ma dipende dal fatto che a me piace il rosa. Quando posso compro qualcosa di rosa anche per me, ma non posso farlo molto spesso, nel senso che le cose rosa hanno su di me un che di ridicolo e sono costretta a ripiegare sul bordeaux o quelle vie di mezzo che non sono né rosa, né lilla, né viola... il rosascuroindefinito. Per dire che non sono una mamma glitterata. Le mamme glitterate vanno in giro col suv del marito e stringono le curve perché non vedono bene la strada, affondate nel gigantesco sedite di taglia americana che da fuori si scorge solo la permanente d'assalto. Io guido un'utilitaria e molto spesso non trovo dove ho messo le tendine con le ventosa, che devo toglierle ogni volta che non c'è il sole perché Pallina vuole guardare dove va. Oggi all'asilo ho parcheggiato vicino ad un suv tappezzato di tendine uinnipù e nemo, ce n'era anche una con un paes

Grasso che cola

Non bastassero le malattie, il bel PC dell'ufficio usato per il telelavoro è tornato nel reparto sistemi dell'azienda. Postare da questo odioso portatile è scomodissimo, comunque è il portatile aziendale e perciò è grasso che cola. Oggi mi permetto questa valanga di post perché con Gemadhar in malattia, Pallina che dorme e questo portatile a disposizione ho tempo e mezzi per farlo. Se Gemadhar fosse in salute, sarebbe in ufficio con questo computer ed io non avrei altra scelta che cucinare qualcosa per cena. Ma è stato contagiato da un virus intestinale e se ho fortuna stasera non avrà voglia di mangiare...
Qualche giorno fa sono andata in giro per banche. Devo aprire un altro cc e mi sono informata sui costi. Quando devo chiedere informazioni tecniche utilizzo sempre la strategia della donna scema, ovvero fingo di essere un pelino più ignorante di quanto non sia già. Questo di solito mi assicura un atteggiamento maggiormnte accondiscendente da parte dell'interlocutore che, ponendosi in una posizione di potere e riconoscendo in me una potenziale cliente, diventa molto più gentile, disponibile e quasi paterno, ma sopratutto se cerca di fregarmi me ne accorgo prima (naturalmente non funziona se l'interlocutore è femmina). Per dire che i cc sono tutti uguali. Mi spiego: se sei una persona normale, che non tira fuori la carta di credito tre volte al giorno per acquistare una scatola di cubani, non hai bizzarri investimenti su certificati di cui non so neppure pronunciare il nome e non hai quelle dodici-tredici utenze da addebitare in conto, allora un cc vale un altro. Ne avevo trova
Rieccomi, reduce da un virus che Pallina l'Untrice ha appena trasmesso anche a nonna e papà. Adesso padre e figlia dormono nel lettone mentre finalmente mamma può occuparsi di sè. Qualche giorno fa ho fatto anche il vaccino influenzale: ricordo ancora le nottate dello scorso anno, con trentanove di febbre e Pallina attaccata alla tetta, avvolta nei plaid, tremante e febbricitante nel buio della notte col solo sottofondo del russare di Gemadhar (e, vabbè, i deliri alcolici di quello del piano di sotto). Mi son detta: già che me la godo tutta io la vita notturna di Pallina, vediamo di godercela in buona salute.
Se fossimo nel medioevo, tutti questi maledetti vasetti sarebbero dei sacchettini di pelle ben chiusi in un bauletto, la chiave gelosamente custodita da Gemadhar che lo aprirebbe con cautela per pesarne accuratamente il contenuto ad ogni utilizzo, o contarne i grani e le punte di cucchiaio. Invece siamo nell'era postmoderna, dove ci hanno insegnato che ogni nuova scoperta dei figli è un progresso e le marachelle non vanno rimproverate, casomai spiegate. Pallina, consapevole di tutto questo, ha di nuovo svuotato il secondo cassetto e allineato decine di vasetti di vetro sul tappeto della cucina. Per quanto mi riguarda, non spreco più il fiato a spiegarle che non si fa, tanto lo ha capito benissimo e sa anche che le conseguenze sono ridicole:  due minuti e mamma  ha rimesso tutto a posto, col suo aiuto, s'intende, così si guadagnano due giochi al costo di uno. Ne approfitterò per pulire il cassetto delle spezie, già che è vuoto.
Poco fa Pallina dormiva e sento come un lamento provenire dalla camera. Vado di là e la vedo agitarsi mentre chiama la mamma nel pieno del sonno. Devo confessare che mi ha emozionato. L'ho riempita di baci e carezzine e ha ripreso a dormire silenziosamente. Adesso, tesoro, impara a chiamarmi anche quando sei sveglia anziché assordarmi con quella sirena da trincea che hai al posto delle corde vocali.
Babbo e mamma quando c'è Pallina cercano di stare attenti a come parlano e dicono: "Mannaggia", "Accipicchia", "Porca paletta". Nonnalontana dice: "Eccheccazzo", "Palle", "Vaffanculo". Babbo e mamma dicono a Pallina: "Bella di casa", "Bella gioia", "Amore bello". Nonnalontana dice: "Ma tu sei brutta, brutta..." e lo dice con una bella voce dolce, scherzando, credendo che Pallina non capisca. Babbo e mamma dicono a Pallina: "Birba", "Birbante", "Mattacchiona", "Pica". Nonnalontana dice: "Stronzetta", "Paracula", "Cagacazze" e a me fa un po' senso, veramente. Babbo e mamma dicono a Pallina: "Chi è quella bimba che ha nascosto le chiavi?" Nonnalontana dice: "Io l'ammazzo quella bimba che mi ha nascosto le chiavi!" lo ripete tre o quattro volte, certamente scherza, ma fa impressione e

Procedure (dis)organizzative

Che ridere. L'altro giorno, al lavoro, dalla scrivania a lato arrivavano imprecazioni contro una sconosciuta al telefono. Ho cominciato a non farmi i fattacci miei e ho scoperto che si trattava della solita tipa puntuta* delle relazioni esterne che pretende che il programma faccia X anziché Y. Era incavolata perché il programmatore non ha letto la newsletter che avvisava del cambiamento di procedura. Mi spiego. Nelle aziende normali si valuta la fattibilità, si producono i documenti di analisi, si realizza l'aggiornamento e infine si comunica al cliente, mediante newsletter, il cambiamento avvenuto. Da noi invece si saltano un paio di passaggi, la newsletter viene inviata a tutta l'azienda e ognuno la deve usare al meglio. Se sei uno sviluppatore e il tuo resposabile è un irresponsabile, è l'unico documento che vedrai mai e ti conviene imparare ad andare avanti coi buoi attaccati alla parte sbagliata del carro. * Le tipe puntute portano sempre le scarpe a punta. Port