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Visualizzazione dei post da luglio, 2016

Urlo di mamma - Parte 2: mantieni la calma

Con i cuoricini avevo solo affrontato il primo problema: uscire dal sentiero della rabbia per trovare una nuova strada che mi permettesse di affrontare le criticità con i bambini senza urlare continuamente con loro. Non entrare affatto in quel sentiero sarebbe stato comunque più semplice. Una madre rilassata e tranquilla è il segreto della serenità familiare, tuttavia le difficoltà della vita spesso ci conducono in zone in cui non si riesce a rimanere tranquille e ogni goccia può essere quella che fa tracimare il vaso della rabbia. Ecco un elenco di alcuni metodi che possiamo utilizzare per prevenire lo sfogo rabbioso. Molti di questi suggerimenti sono stati presi da Dirt and Boogers , dove potete trovare moltissime risorse sul controllo della rabbia . Promemoria I cuoricini utilizzati come "cartellino giallo" per fermarci Una parola segreta che il nostro compagno può usare quando ci vede al limite Utilizzare un calendario dove i bambini decideranno se abbiamo

Urlo di mamma - Parte 1: ama e sii gentile

Qualche giorno fa ho scritto dei compiti  che i miei bambini si sono assegnati in autonomia e del simpatico metodo per autogestirsi. Ogni giorno spiego loro che essere una famiglia significa collaborare insieme ad un progetto, percorrere la stessa strada insieme nella stessa direzione, prendendoci cura di chi ha bisogno di una mano per essere riportato sulla strada quando inciampa nel fogliame ai lati. Non sono concetti difficili da capire per dei ragazzi, ma a volte ci dimentichiamo che le stesse indicazioni devono valere per gli adulti: innanzitutto per gli adulti. Il mio difetto principale è di essere una mamma urlatrice , assomiglio a quelle mamme dei vecchi film neorealisti che si affacciano ed urlano dalla finestra "è pronto!!", "mettiti la maglietta", "mi ascolti o no?", "io ti ho fatto io ti disfo!" e via così a piacere. Ma poi quando i figlioli mi si avvicinano, mi squaglio in coccole vanificando ogni autorità che potevo avere fi

La cura

Qualche settimana fa sono andata al negozio di animali per fare una medaglietta ai tre gatti che vivono con noi. A tutti sembrano identici, ma noi li conosciamo bene. LaFifona , detta Fifì , è una gatta nervosa e diffidente che non ama essere toccata, ma che di notte si stende vicino alle mie gambe e al mattino mi sveglia con le fusa chiedendo carezze. Codina , detta Cody , è una mamma-gatta affettuosa e sonnacchiosa dalla coda arrotolata, non ama giocare o mangiare con gli altri, resta in disparte, osserva da lontano come se conoscesse già tutto della vita. E' solita svegliare mia figlia strusciandole il viso con la testa e non se ne va finché lei non si alza dal letto. Codamozza  è il più giovane maschietto di casa. Figlio di Cody e di un Blu di Russia , ha  la coda corta di una lince, il pelo morbidissimo e il musetto chiaro. Mi crede la sua mamma e di notte viene a dormire fra cuscino e testata del letto per stringermi le dita con le sue zampine, ma di giorno spa

Compiti

Si parla dei compiti dei ragazzi. Mi spiego meglio, non voglio davvero parlare di quei compiti: ci sono già tanti genitori all'attacco della classe docente, a torto o a ragione, contro i compiti a casa. No, voglio parlare di compiti ben più importanti. Questa estate i miei figli vanno al centro estivo dell'Oratorio. Poche storie lì: si gioca, si salta e si schiamazza. Nella sala principale, dietro i biliardini e i divanetti, c'è un murales con una frase di Don Bosco tradotta in inglese per attualizzarla un po'. I bambini la prendono sul serio e davvero corrono e saltano tutto il tempo. A fine giornata tornano a casa stanchissimi e allegri. L'unica cosa di cui hanno bisogno è una doccia, poi si mangia in una serenità inusuale e si chiacchiera della giornata. Cosa avete fatto oggi? Chiedo loro, e subito mi rispondono che hanno pulito . Pulito, sì. All'oratorio si salta, si gioca a pallone o a Minecraft, dopo l'appello si fa un'attività mattutina

Un piano di pulizie per la donna che lavora (full time)

... e che non ha nessuno che la aiuta, per un motivo o per una scusa*. Io rischiavo di strippare. Da sola con due figli, minime possibilità di aiuto da parte della famiglia di origine e senza potermi permettere un aiuto esterno. L'unica soluzione era rinunciare al riposo del weekend per dedicarlo alle pulizie di casa. Poi ho trovato alcuni siti in cui si proponevano piani settimanali o mensili per tenere la casa pulita ed ordinata senza affollare troppo il fine settimana. Ci provai per un po', ma in realtà quei piani sono studiati per donne che non lavorano o che al più hanno un lavoro part-time: per me era necessario qualcosa di diverso e più leggero, così dopo essermi documentata un po', decisi di farmene uno da sola. Lavorando lontano da casa, dovevo necessariamente utilizzare la pausa pranzo per spesa o relax, riservando i doveri casalinghi alla mattina e alla sera. Stabilii pertanto una routine quotidiana per mantenere una pulizia di base da effettuarsi nei

Family command center

Fin da bambina ho sempre visto mio padre sedersi alla scrivania dopo cena, aprire l'agenda e annotare, consultare e spuntare aiutandosi con piccoli foglietti che estraeva uno dopo l'altro dal taschino. Più tardi, prima di dormire, lui e mia mamma condividevano gli impegni e gli appuntamenti del giorno seguente, revisionavano i portafogli e le borse e infine annotavano la lista della spesa che avrebbero fatto la mattina seguente, dopo averci accompagnato a scuola. Non mi rendevo conto che stavo osservando la gestione di un Family command center , un modo suggestivo per indicare tutte quelle pianificazioni, annotazioni e promemoria che permettono alla famiglia di organizzarsi senza l'ansia di aver scordato qualcosa di troppo importante o aver perso tempo per qualcosa che importanza non ne aveva. Fino a poco tempo fa avevo fatto affidamento solo sulla mia agenda e la lista della spesa. Riuscivo a tenere sotto controllo quasi tutto e, con l'aiuto di un'agenda or

Numero atomico

Oggi ho letto Gratitudine di Oliver Sacks , una raccolta di saggi scritti al termine del viaggio terreno di un grande professore.  Un libro sulla fine, ma che mi ha colpito fin dall'inizio, con quella buffa considerazione sugli anni e il numero atomico. Ovviamente ogni correlazione che si voglia trovare fra gli anni di una persona e il numero atomico nella tavola periodica degli elementi, ha lo stesso valore di un qualsiasi oroscopo, ma è stato divertente pensarci un po'. Quest'anno il mio numero corrisponde al Palladio , un metallo raro del gruppo del platino usato nell'industria e in gioielleria. Tenero e duttile dopo la ricottura, è un metallo molto duro, se lavorato a freddo.  Mi somiglia moltissimo. Con il Palladio si fa l'oro bianco, l'oro degli anelli di fidanzamento e delle catenine delle spose, ma si producono anche armature militari ad alta tecnologia.  Continuo a trovarci somiglianze. Il Palladio è  un metallo che se la

Better days will come

Quando sta per arrivare il temporale, che vedi i nuvoloni all'orizzonte, righe grigie e nere e di mille grigi e di mille neri che si sormontano quasi onde del mare e spingono l'una sull'altra, finché non vedi in lontananza il bagliore diffuso del fulmine dentro di loro, ecco che allora cominci a chiudere le porte, le finestre, le controfinestre, gli abbaini, i balconi e le cantine. Chiami tutti in casa, perché ti aiutino, correte di sopra, gridi, correte di sotto. Nulla resti aperto o il vento forte si porterà via tutto. Sgomberi il giardino, sgomberi i terrazzi, copri tutto di cerate e corde. Nulla si vede più, tutto scompare. E quando tutti hanno chiuso, tappato, assicurato, ci si siede insieme nella stanza calda, quella dove è rimasto un pertugio alzato a controllare l'orizzonte. E si aspetta il tuono. teniamoci stretti che c’è vento forte che ci porta via teniamoci stretti facciamoci stretti abbracciamoci coi bracci aggambiamoci con le gambe adden