Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2017

Giocattoli e declutter: verso un minimalismo educativo

Scavalcare giocattoli sparsi sul pavimento. Spostare giochi e peluche da una parte all'altra della stanza per rendere accessibile una volta il letto e una volta la scrivania in base all'orario. Impiegare ore per pulire sollevando trenini e scatole di mattoncini. Digrignare i denti guardando il costante disordine del salotto. Quale mamma non condivide queste esperienze? Ognuna di noi si è trovata prima o dopo a gridare "Adesso butto tutto!" ma poi ci blocchiamo davanti al pensiero che dopotutto i nostri figli sono affezionati ai loro giocattoli. Ci chiediamo se mancheranno loro. Se togliendogli i giocattoli togliamo loro anche l'opportunità di sperimentare e giocare con oggetti differenti. In verità, no. Per i bambini è rassicurante sapere esattamente cosa possiedono e dove si trova, e questo difficilmente accade nelle case stipate di giocattoli, riposti (e nascosti) ovunque, in ceste, scatole, panche. Anche il metodo Montessori suggerisce di ri

I benefici del tempo vuoto

Ecco fatto. Ho appena completato la pianificazione dell'intera estate. Non parlo di vacanze, magari fosse così. Questo è il periodo dell'anno in cui madri esauste dagli scrutini invernali devono cominciare a pensare a dove piazzare i figli dopo la chiusura delle scuole. Piazzare : un termine orrendo, ma non ne trovo di più adatti. E combacia perfettamente con le manovre da Tetris che ho fatto per incastrare ferie e chiusure aziendali con ben tre centri estivi per non lasciare nel dubbio nemmeno un insignificante martedì delle prossime vacanze estive. Potrei utilizzare la perifrasi "cercare attività ludico-educative per intrattenere i ragazzi durante l'estate." E possiamo continuare a raccontarci che il costosissimo English Summer Camp o La Fattoria Olistica dove i nostri urbani figlioli impareranno a raccogliere rape sono attività necessarie per arricchire il loro patrimonio di competenze, ma io non ho fatto nulla di tutto questo e ricordo le mie vacanze con

Come ti permetti? Gestire il comportamento irrispettoso dei figli

Come ti permetti di parlarmi in questo modo? Quante volte lo abbiamo detto, gridato ai nostri figli? Siamo tutti d'accordo che la mancanza di rispetto non va tollerata . Forse non tutti, forse c'è qualche zia o qualche nonno là in mezzo che lascia correre, ma come genitori abbiamo il preciso dovere di insegnare ai nostri figli a trattare il prossimo con gentilezza e di manifestare i sentimenti negativi senza mancare di rispetto. Purtroppo quando questo accade NON è il momento migliore per insegnarlo. Quando un bambino comincia a fare i capricci e devia verso rabbia ed aggressività, spegne la parte di cervello che ragiona per abbandonarsi completamente ai grandi sentimenti che prova. E' una cosa che succede anche a molti adulti, che però hanno gli strumenti emotivi per calmarsi, anche se non sempre accade. In quei momenti il comportamento dei bambini è così aggressivo che è frustrante accorgersi di non essere ascoltati, inutile spiegare come stanno le cose e praticame