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Visualizzazione dei post da luglio, 2007

Vizi di nascita

Mi trovavo in giro per le Giornate Medievali di San Marino, quando Pallina ha espresso il suo dissenso per il passeggino. Succede sempre così, si gira per una mezz'oretta pacifica, con lei che si guarda intorno e saluta tutti, poi le viene in mente che non è poi tanto bello starsene lì da sola a guardare una marea di estranei che non la considera e si mette a mugolare. Dal mugolio si passa al pianto in meno di dieci secondi e piange e si scalmana finché non la si prende su, o meglio, finché IO non la prendo su. Sto seriamente pensando di prendere una fascia da tenere nella rete del passeggino, ma a quel punto, che farmene del passeggino? Insomma, Pallina era lì che piangeva e la stavo prendendo in braccio quando sento dietro i commenti di due cinquantenni (zitelle? zie? avevano l'aspetto di zie zitelle): - Poverino, cosa ha fatto? - Sei stanco, vero? Eh, ma tutta questa strada... Ignorando ovviamente che io abito lì, proprio a san Marino, a due passi dal centro storico e n

Compiti per le vacanze

E adesso viene fuori che è meglio non fare i compiti per le vacanze . Bene! Ecco, ho sempre pensato che i compiti delle vacanze facessero male, per questo li facevo all'ultimo momento, a settembre, prima che cominciasse la scuola. Poi alla prof di matematica è venuta in mente la faccenda dei compiti per posta, a scadenza bisettimanale.  E io mi sono portata avanti, al 30 di giugno avevo fatto tutti i compiti delle vacanze, poi li ho spediti scaglionati. Speriamo che adesso a nessun prof venga in mente di dare gli esercizi successivi solo al ricevimento dei precedenti. Questo comunque li obbligherebbe a un lavoro estivo scaglionato e non credo che vogliano sottoporsi a tanto stress. Il figlio della mia colf ha una prof di matematica di questo tipo. L'altra settimana la povera donna mi ha chiesto se gli risolvevo le espressioni di prima media, in cinque ci avevano provato senza successo. Mi sono divertita, non mi ricordavo quanto mi piacesse. Meglio del sudoku.

La fatica del commento

Oh, bella! Sarà la decima volta che cerco di aggiungere un commento ad un post del blog di unamamma e non funziona. Cos'è che non ti piace bellezza? Il mio nome? Il mio indirizzo? Qualche schifezza che ho messo nel commento? Beh, unamamma non è  l'unica a fare il giochino della catalogazione dell'umana specie. Io l'ho imparato da X§ ere geologiche fa. m@w mi ha detto che alla fine ci sono riuscita, in un modo o in un altro, perciò ho tolto molte maledizioni da questo post. Grazie m@w.
Fa caaaaldo... e io sono costretta a stare al computer. Oggi mi sento come la donna-candela a braccetto dell'uomo-torcia. Che poi la donna-candela non esiste, ma non trovavo un  paragone migliore.

I miei vetri

Oggi, dopo un mese dall' ultima pulizia , è arrivata finalmente la donna. E' entrata in salotto, ha guardato la finestra con le manate di Pallina e ha esclamato contrita: - I miei vetri...! No, scusate, una precisazione. I vetri sarebbero i miei. E miei sono i soldini che le vanno in tasca per pulirli. Quasi quasi dovrebbe essere contenta.
Questa mattina ho incontrato una vecchia fiamma. Io ero lì al bar, con mia mamma e mia figlia a sorseggiare un cappuccino e lui si sbracciava in complimenti alla mia bella bambina. Il classico belloccio della classe, capite? Anzi, della scuola. Era lì imbolsito, ma ancora col suo look alla John Travolta di Grease a raccontare dei suoi e della nuova casa, poi d'un tratto mi chiede di una mia dimenticabile cugina e così mi son ricordata che mentre io gli sbavavo, lui se la faceva con la porcacciona di famiglia. Poi cambia registro. Io ero lì, a manifestare la mia vita con la semplice presenza della mia bambina e lui si è sentito in dovere di raccontarmi la sua storia, un matrimonio fallito,  una nuova compagna di cui non si fida, la sua sfiducia totale nell'amore. Così, dopo più di vent'anni che non ci si vedeva, quell'uomo abbronzato finto-giovane con la maglietta nera da Taricone, confessa a una quasi estranea la sua sconfitta. Forse si è ricodato delle lacrime che ver

mamme mimetiche

Il soggiorno al mare con la figlioletta che ancora non ha un anno presenta notevoli vantaggi. Innanzitutto niente dà maggiori opportunità per avviare una conversazione che l'avere tra le braccia una pupattola gioiosa che sorride a tutti e così ci si incontra tra mamme e papà, ma anche tra nonne o zie temporaneamente prive di nipotini ma dispostissime a far complimenti alla vostra bellissima figliola. Ci sono le mamme ansiose, quelle che si precipitano sul piccolo, gli infilano un dito in bocca, il bimbo strilla mentre loro gridano «Cos'hai messo in bocca? hai visto cosa ha messo? Gli ho visto mettersi le mani in bocca! cosa hai preso dalla sabbia?» e voi giurate che no, non lo avete visto portarsi nulla in bocca, Si morde solo le mani. E poi è tutto un abbracciare e baciare: «Scusa amore... La mamma ti ha fatto male? credevo che avevi mangiato la cacca, amore... bciù, bciù...» Ci sono le mamme che se ne fregano e che quando il pupattolo di dieci mesi vi raggiunge all'ombr

Migliorie

Due bambine cinquenni si danno da fare attorno ad un enorme e bellissimo castello di sabbia sulla riva del mare. Da lontano la madre di una delle due le osserva e le apostrofa: - State lontane da quello, che lo rovinate! - Non lo roviniamo, - risponde la figlia brandendo una paletta - lo miglioriamo!

Ritorniamo riposate e abbronzate

Siamo tornate! Dopo un soggiorno di ben tre settimane al mare, rieccomi sulle pagine del mio diario. Devo scusarmi con i visitatori: avrei dovuto avvisare prima, ma la partenza è stata abbastanza frettolosa e decisamente impegnativa. Quando si parte con un bambino piccolo, due giorni, due settimane o due mesi non importa: bisogna partire con tutta la casa. E poi adesso non è come un tempo, col pargolo saldamente ancorato alle ginocchia di mammà e la cinquecento stracolma di bagagli fino al tettuccio e poi quello che non c'è lo daranno i gestori della pensioncina, che son tanto cari e sono anni che si va lì. Oggi il pargolo sta sul suo seggiolino di sicurezza che occupa lo spazio di un passeggero ciccione e poiché gli alberghi hanno costi esorbitanti, si affitta l'appartamento e ci si porta dietro lettino, seggiolone, vaschetta, passeggino, biancheria per la casa, biancheria per il mare ecc. e mamma e papà si accontentano di un borsone (piccolo) in due. Solo i prodotti per l