Hel Maedb è il nome che utilizzavo come giocatrice di Dungeons&Dragons e poi come alias per il mio personaggio sulla nave amatoriale USS Nemesis nel club di Star Trek.
E' il nome con cui è stato aperto questo blog, quando la descrizione che oggi leggete sotto al mio profilo non mi descriveva per niente.
Il mio nome è Katia Castiglioni, sono una madre, una trekker e un'esperta in database. Molto esperta. Chi fosse interessato al mio profilo professionale trova tutte le informazioni necessarie qui:
Tutti gli altri, possono esplorare le mie passioni su questo blog, o rintracciarmi sui miei profili Facebook e Twitter @helmaedb
Sono diventata madre nel 2006, pochi anni dopo aver aperto questo blog. E sono diventata una madre sola nel 2011, affrontando i problemi della separazione con due bimbi ancora molto piccoli, ma credevo che una nuova felicità fosse possibile. Avevo ragione.
Non mi sarei mai perdonata di avere insegnato ai miei figli a rassegnarsi all'infelicità.
Anche le briciole, perché arrivò il giorno in cui entrambi i bambini erano col papà. E io ero sola. E sul tappeto del salotto, c'erano i loro calzini, distribuiti in mezzo ai giochi che avevano interrotto con l'arrivo del padre. Pulii la cucina e la sala, poi andai a dormire senza nessuno a cui dare un bacio sulla fronte. Il giorno dopo scesi in un salotto perfettamente pulito e silenzioso, ma mi mancavano i bambini, mi mancavano anche le briciole che lasciano sul pavimento.
Con il passare dei mesi mi abituai a quella routine bisettimanale, e si abituarono anche loro, ma quando cercai un nome per questo blog, non mi venne in mente altro. Perché è proprio di questo che parlo: della casa, della famiglia, della fatica di mandare avanti il tutto senza arrendersi, trovando la forza di superare le difficoltà, e la volontà di essere felici.
Poi incontrai un uomo che mi scattava fotografie bellissime.
Da questa nuova convivenza trovai abbastanza forza per affrontare un'impresa che agognavo da tempo.
A dirlo sembra poco, ma chi ha a che fare con l'accumulo di oggetti e il disordine patologico sa che riordinare una casa di due piani in poche settimane è una vera impresa, così come regalare o buttare la metà degli oggetti recuperati. Perché la casa in cui viviamo è molto di più di un tetto che ci ripara dalla pioggia.
Ora ho fatto spazio in casa e nella mia anima. Accolgo con maggiore serenità i cambiamenti e le sfide. Sto ancora dipanando la matassa che si è aggrovigliata molti anni fa, ma con la certezza che i problemi saprò risolverli.
Quando scopro qualcosa di bello o di utile, lo raccolgo qui, casomai servisse anche a qualcun altro.
E' il nome con cui è stato aperto questo blog, quando la descrizione che oggi leggete sotto al mio profilo non mi descriveva per niente.
Il mio nome è Katia Castiglioni, sono una madre, una trekker e un'esperta in database. Molto esperta. Chi fosse interessato al mio profilo professionale trova tutte le informazioni necessarie qui:

Tutti gli altri, possono esplorare le mie passioni su questo blog, o rintracciarmi sui miei profili Facebook e Twitter @helmaedb
Sono diventata madre nel 2006, pochi anni dopo aver aperto questo blog. E sono diventata una madre sola nel 2011, affrontando i problemi della separazione con due bimbi ancora molto piccoli, ma credevo che una nuova felicità fosse possibile. Avevo ragione.
Non mi sarei mai perdonata di avere insegnato ai miei figli a rassegnarsi all'infelicità.
Anche le briciole, perché arrivò il giorno in cui entrambi i bambini erano col papà. E io ero sola. E sul tappeto del salotto, c'erano i loro calzini, distribuiti in mezzo ai giochi che avevano interrotto con l'arrivo del padre. Pulii la cucina e la sala, poi andai a dormire senza nessuno a cui dare un bacio sulla fronte. Il giorno dopo scesi in un salotto perfettamente pulito e silenzioso, ma mi mancavano i bambini, mi mancavano anche le briciole che lasciano sul pavimento.
Con il passare dei mesi mi abituai a quella routine bisettimanale, e si abituarono anche loro, ma quando cercai un nome per questo blog, non mi venne in mente altro. Perché è proprio di questo che parlo: della casa, della famiglia, della fatica di mandare avanti il tutto senza arrendersi, trovando la forza di superare le difficoltà, e la volontà di essere felici.
Poi incontrai un uomo che mi scattava fotografie bellissime.
Da questa nuova convivenza trovai abbastanza forza per affrontare un'impresa che agognavo da tempo.
A dirlo sembra poco, ma chi ha a che fare con l'accumulo di oggetti e il disordine patologico sa che riordinare una casa di due piani in poche settimane è una vera impresa, così come regalare o buttare la metà degli oggetti recuperati. Perché la casa in cui viviamo è molto di più di un tetto che ci ripara dalla pioggia.
Ora ho fatto spazio in casa e nella mia anima. Accolgo con maggiore serenità i cambiamenti e le sfide. Sto ancora dipanando la matassa che si è aggrovigliata molti anni fa, ma con la certezza che i problemi saprò risolverli.
Quando scopro qualcosa di bello o di utile, lo raccolgo qui, casomai servisse anche a qualcun altro.
Felice di averti incontrata. Di blog in blog, gli incroci senza semafori che dici "perché no?" e scopri una stradina nuova. La tua ha staccionate fiorite, case a due piani (questa è facile :-) ) e c'è una donna alla finestra: ha una tazza in mano e sorride. Tornerò di sicuro. :)
RispondiEliminaOgni mattina mi alzo per prima, prendo una tazza di caffè in terrazza e protetta dai vasi di surfinie osservo i podisti mattinieri mentre la via si sveglia poco a poco.
EliminaGrazie di essere passata, aspetto il tuo ritorno.
Ciao!
RispondiEliminaBella descrizione.
Positività, forza per rialzarsi ed andare avanti e non solo... poi nel blog ci sono tanti consigli che piacciono a me.
Ritornerò a trovarti.
Se ti va passa da me su: dolceesalatoperilpalato.blogspot.com e cliccandoci@blogspot.com