Ieri mi è venuto un ponfo sul mento. Ponfo, mostro, bugno, brufolo, fate voi. Quel tipo di eruzione cutanea che da ragazza mi avrebbe sicuramente fatto rinunciare ad un brillante sabato sera. Un'innegabile vantaggio della maturità: niente più brillanti sabati sera cui rinuciare. Il ponfo, però, mi ha costretto a due cose che detesto. Cosa numero uno: truccarmi. Cosa numero due: struccarmi. A proosito della cosa numero uno, il novantanove percento delle persone che ho incontrato mi hanno detto che ero in gran forma. E' la classica osservazione acida travestita da complimento. Nessuno ha avuto la faccia tosta di dirmi che truccata sto meglio. Tranne mia madre, ovviamente, la quale ha anche aggiunto che dovrei sforzarmi di farlo ogni mattina. Almeno ha capito che è uno sforzo. Alla sera, dopo aver addormentato Pallina, vado a lavarmi i denti e un altro po' mi spavento davanti al mio riflesso: il mascara si è trasformato in un bel paio di occhiaie posticce. Mi ero scordata...