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Il prossimo passo

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Donna. Femmina. Madre. Figlia. Giocatrice. Master. Modellista. Divulgatrice. Ricamatrice. Scrittrice. Lettrice. Attrice. Poetessa. Creatrice. Pensatrice. Grassa. Bella. Brutta. Bianca. Mora. Bassa. Agile. Sveglia. Compassionevole. Generosa. Debole. Forte. Simpatica. Interessante. Interessata. Antipatica. Diretta. Allegra. Malinconica. Socievole. Estroversa. Entusiasta. Impetuosa. Passionale. Pensierosa. Intellettuale. Spirituale. Atea. Femminista. Commessa. Vetrinista. Volontaria. Ingegnere. Tecnico. Perito. Informatico. Trekker. Blogger. Sammarinese. Europeista. Mondialista. Umana.

Questi corsi di crescita personale sono così ingenuamente limitanti.



Insoddisfatta della mia situazione, ho seguito ennemila corsi per far sbocciare il mio vero talento, scontrandomi ogni volta con la richiesta di trovare la cosa in cui sono più brava. Quelli più illuminati mi chiedono di sceglierne uno, quello in cui eccello, per poi solo dopo passare agli altri, ma la scelta è ardua. Non c’è speranza. E intanto la mia casella di posta straborda di newsletter.

Alcuni suggeriscono di fare una lista delle attività che mi piacciono ed eliminare quelle che non rispondono affermativamente alle famose tre domande:

· Mi fa piacere farlo?
· Ho le capacità per farlo?
· Ci posso fare soldi?


Ma poiché ormai si fanno soldi anche vendendo chiacchiere, la mia lista non si accorcia mai.

E comunque, quando ho scoperto di appartenere alla schiera dei geni o dei falliti (facilmente intercambiabili come vedremo), mi sono finalmente rilassata. 
Inutile lottare contro il karma, se sono una mezza fallita la spiegazione è molto semplice: sono certamente una personalità multi talento. 
Prendete questa affermazione per quello che è: c’è molta autoironia nelle mie parole.

I multi talentuosi


Le personalità multi talento rifuggono la competizione, non si mettono in gioco se c’è la possibilità di perdere, si lanciano nelle nuove attività con coraggio, forza e passione, ma appena il gioco si fa duro e devono lottare per emergere in una giungla di competitor, mollano tutto per dedicarsi ad un altro settore. 
Proprio perché hanno una forte opinione di sé, abbandonano il campo quando stanno vincendo e sentono di aver imparato abbastanza per convincersi che potrebbero eccellere in un certo campo. In questo modo la loro autostima si mantiene alta senza dover affrontare un’eventuale sconfitta che potrebbe metterla in crisi. 
Per lo stesso motivo temono le critiche che dovrebbero affrontare in un normale percorso di apprendimento e quando il gioco si fa duro, abbandonano per dedicarsi ad altro.

Eccomi. Presente. Odio la competizione, odio le critiche e sono bravissima in tutto (compreso mollare).

E allora cosa devo fare? Non resta che rassegnarsi al fatto che mi piace tutto e voglio fare tutto. 
Le personalità multi talento, per questa loro caratteristica di mollare, difficilmente diventano qualcuno. Il più delle volte restano dei falliti (presente!) altre volte, rare, diventano dei geni indiscussi.

Il prossimo passo


Devo trovare il modo di venirne fuori. Devo cercare di evitare questo triste destino. Non che alla mia età sia drammatico, ma mi piacerebbe combinare qualcosa (d’altro) nella vita.

In questi anni ho letto molti articoli sul multi talento e mi sono convinta che, in un’epoca liquida come l’attuale, dove la gente non sa più dove sbattere la testa, credere di avere una personalità ricca di talenti inattuati possa essere molto confortante. Mi gongolo nell’idea del “vi farò vedere chi sono” e un giorno scriverò/reciterò/inventerò/(un altro verbo a scelta) il mio capolavoro.

Ben presto però, mi sento come il topolino genio del male che al termine dell’episodio ripete a se stesso “Conquisterò il mondo!” mentre si chiude alle spalle la porta della tana schiacciandosi la codina.



Attingo all’ultimo mio progetto mollato/fallito: l’organizzazione personale. Nell’ottimo libro Getting things done, è spiegato come alla raccolta delle attività da fare deve seguire l’individuazione del “prossimo passo”. 
Il prossimo passo rende ogni cosa concreta, e magari definirne atri due o tre trasforma l’attività in un progetto di cui è possibile immaginarne il completamento.

Questa storia non finisce qui, nei prossimi giorni vi racconterò i miei primi passi.



Se ti è piaciuto questo articolo, leggi gli altri post nella categoria crescita personale.

Riferimenti e crediti:
The Da Vinci Course di Leonardo Lospennato (che sembra tanto pseudonimo)
Getting things done di David Allen

Commenti

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. La vita è bella non perché è perfetta, ma perché possiamo trovare bellezza e gioia nelle piccole cose e nei momenti. Perché il cinema https://tantifilm.fyi è così emozionante?

    RispondiElimina

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