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And the winner is...

Antefatto: in azienda si fa un concorso per dare il nome ad un nuovo prodotto, in palio un allettante premio "tecnologico".

Oggi arriva la mail di comunicazione del vincitore. Un collega moOolto antipatico che Sutton definirebbbe senza dubbio stronzo, culoecamicia col capo megagalattico, è il designato vincitore per aver scelto un nome composto dalle due parole maggiormente utilizzate in tutti gli altri prodotti dell'azienda.
Nei minuti successivi alla mail, dai cubicoli se ne sentono di tutti i colori, sull'originalità del nome e sul vincitore. Commenti dettati probabilmente dall'invidia, ma come dico sempre, chi non partecipa non vince. Si ride un po' e ci si rimette al lavoro, finché non arriva un collega dal reparto HW e ci racconta questa bella storiella.
Il nome lo ha scelto il capo megagalattico, che come sempre finge di chiedere collaborazione e poi fa come gli pare. Che sia lui l'autore del nome però non si deve sapere e il responsabile dell'HW gli suggerisce allora di assegnare il premio mediante sorteggio tra i partecipanti.
Il sorteggio avviene fra i soli partecipanti del gruppo commerciale, di cui il vincitore era l'unico partecipante.
Eh, ma gli altri non sono mica amici del capo, chi li conosce?

Era meglio continuare a credere che un dipendente antipatico avesse la poca fantasia di pensare ad un nome banale gradito alla direzione.

Commenti

  1. Capo megagalattico: "Metterlo a sorte? Ma chi li conosce questi? Il premio lo do a chi dico io."

    E poi me lo vedo a mettere nel boccione un solo bigliettino col nome del culoecamicia.

    Gemadhar

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  2. http://helma[..] Importante riunione del team di sviluppo (che sarei io*), del team di CQ (che sarebbe lo stagista timido) e della capaprogetto. Capaprogetto: - Non si potrebbero togliere dalla GUI le opzioni x, y e z che abbiamo disabilitato per questo rilascio? io: - [..]

    RispondiElimina

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