Utente anonimo mamma di Damiano e Alessio mi dà lo spunto per un argomento che sicuramente ho già toccato.
Il paraffinum liquidum è solo la punta di un iceberg. I prodotti per l'infanzia, croce e delizia delle mamme, sono pieni di ingredienti la cui conoscenza porterebbe molte mamme al boicottaggio. Molti di noi sanno che sotto l'indicazione "oli vegetali" possono nascondersi prodotti non proprio salutari, quali olio di palma, colza e cotone. Non sto a spiegare perché non li voglio sulla mia tavola e nelle pappe dei miei bambini, in rete si trova già abbastanza materiale (Wikipedia, Ecoalfabeta, Scienza vegetariana, Albanesi, ...) . La maggior parte dei biscottini prima infanzia delle grandi marche (plasmon, mellin e simili) contengono un non specificato "olio vegetale", per cui io decido di non acquistarli. Preferisco prendere i Coop, in cui è dichiarato olio extravergine d'oliva e in minima parte burro, ma mi piacerebbe poter scegliere fa più prodotti. E neanche posso rivolgermi al biologico, poiché per esigenze di mercato (trad: guadagni maggiori) anche lì viene usato olio di palma (dichiarato e da coltivazione biologica, ma sempre nelle nostre arterie si infila, vi pare?) Alle mie proteste con un gestore di negozio la risposta è stata "Ma allora costerebbero di più", e vi pare che tre euri per un pacco di biscotti da 250 gr. siano pochi? Non facciamoci ingannare da queste argomentazioni: il prezzo nelle nostre tasche non cambia, l'industria intanto aumenta i suoi guadagni. Fino a qualche anno fa in Italia non era possibile usare questi oli nei prodotti dichiarati bilogici, ma con le nuove normative europee è possibile (e noi ce la prendiamo dove Cristicchi ha così abilmente terminato la sua canzone).
Per gli omogeneizzati la questione è ancora più divertente. Da anni i pediatri insistono che il sale venga introdotto il più tardi possibile nella dieta dei piccoli e sempre in piccole dosi. Pallina ha ormai tre anni e mezzo, ma preferisce il brodino insipido del fratellino a quello saporito di mamma e papà. La ricerca di omogeneizzati senza sale è sempre stata ardua, e anche in questo caso la mia preferenza è andata ai prodotti Coop, decisamente più competitivi di qualsiasi altro prodotto bio. Qualche marchio ha trovato la soluzione: negli omogeneizzati Mellin gli ingredienti riportano "Cloruro di sodio" al posto del più comprensibile "sale". Giusto per gettare altro fumo negli occhi.
Il paraffinum liquidum è solo la punta di un iceberg. I prodotti per l'infanzia, croce e delizia delle mamme, sono pieni di ingredienti la cui conoscenza porterebbe molte mamme al boicottaggio. Molti di noi sanno che sotto l'indicazione "oli vegetali" possono nascondersi prodotti non proprio salutari, quali olio di palma, colza e cotone. Non sto a spiegare perché non li voglio sulla mia tavola e nelle pappe dei miei bambini, in rete si trova già abbastanza materiale (Wikipedia, Ecoalfabeta, Scienza vegetariana, Albanesi, ...) . La maggior parte dei biscottini prima infanzia delle grandi marche (plasmon, mellin e simili) contengono un non specificato "olio vegetale", per cui io decido di non acquistarli. Preferisco prendere i Coop, in cui è dichiarato olio extravergine d'oliva e in minima parte burro, ma mi piacerebbe poter scegliere fa più prodotti. E neanche posso rivolgermi al biologico, poiché per esigenze di mercato (trad: guadagni maggiori) anche lì viene usato olio di palma (dichiarato e da coltivazione biologica, ma sempre nelle nostre arterie si infila, vi pare?) Alle mie proteste con un gestore di negozio la risposta è stata "Ma allora costerebbero di più", e vi pare che tre euri per un pacco di biscotti da 250 gr. siano pochi? Non facciamoci ingannare da queste argomentazioni: il prezzo nelle nostre tasche non cambia, l'industria intanto aumenta i suoi guadagni. Fino a qualche anno fa in Italia non era possibile usare questi oli nei prodotti dichiarati bilogici, ma con le nuove normative europee è possibile (e noi ce la prendiamo dove Cristicchi ha così abilmente terminato la sua canzone).
Per gli omogeneizzati la questione è ancora più divertente. Da anni i pediatri insistono che il sale venga introdotto il più tardi possibile nella dieta dei piccoli e sempre in piccole dosi. Pallina ha ormai tre anni e mezzo, ma preferisce il brodino insipido del fratellino a quello saporito di mamma e papà. La ricerca di omogeneizzati senza sale è sempre stata ardua, e anche in questo caso la mia preferenza è andata ai prodotti Coop, decisamente più competitivi di qualsiasi altro prodotto bio. Qualche marchio ha trovato la soluzione: negli omogeneizzati Mellin gli ingredienti riportano "Cloruro di sodio" al posto del più comprensibile "sale". Giusto per gettare altro fumo negli occhi.
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