"La signora Scardaccione, la madre di Salvatore, era una grassona alta un metro e mezzo e portava la rete sui capelli. Aveva le gambe gonfie come salsicce che le facevano sempre male e usciva solo a Natale e a Pasqua per andare dal parrucchiere a Lucignano. Passava la vita in cucina, l'unica stanza luminosa della casa, insieme alla sorella, zia Lucilla, tra vapori e odori di ragù.
Sembravano due foche. Piegavano la testa insieme, ridevano insieme, battevano le mani insieme. Due grosse foche ammaestrate con la permanente. Se ne stavano tutto il giorno su due poltrone consumate a controllare che Antonia, la cameriera, non sbagliava qualcosa, non riposava troppo.
Tutto doveva essere in ordine per quando rientrava l'avvocato Scardaccione dalla città. Ma l'avvocato non rientrava mai. E quando rientrava se ne voleva andare."
da Io non ho paura di N.Ammaniti
... e che non ha nessuno che la aiuta, per un motivo o per una scusa*. Io rischiavo di strippare. Da sola con due figli, minime possibilità di aiuto da parte della famiglia di origine e senza potermi permettere un aiuto esterno. L'unica soluzione era rinunciare al riposo del weekend per dedicarlo alle pulizie di casa. Poi ho trovato alcuni siti in cui si proponevano piani settimanali o mensili per tenere la casa pulita ed ordinata senza affollare troppo il fine settimana. Ci provai per un po', ma in realtà quei piani sono studiati per donne che non lavorano o che al più hanno un lavoro part-time: per me era necessario qualcosa di diverso e più leggero, così dopo essermi documentata un po', decisi di farmene uno da sola. Lavorando lontano da casa, dovevo necessariamente utilizzare la pausa pranzo per spesa o relax, riservando i doveri casalinghi alla mattina e alla sera. Stabilii pertanto una routine quotidiana per mantenere una pulizia di base da effettuarsi nei ...
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