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Le 101 cose che non ti dicono al corso preparto [1/101]

Chiunque pensi che stare a casa con un pupetto di due mesi voglia dire avere un sacco di tempo per fare tutte quelle cose che quando si lavora non si possono fare, si ricreda subito. Basta osservare la data del mio ultimo post per capire quanto tempo riesco a dedicare a qualcosa che non siano poppate e cambi.  E tenere questo blog è il mio passatempo preferito, voglio sottolineare.  Ecco, in questo momento la mia piccolina si sta lamentando nella sua carrozzina e io non so fino a che punto potrò portare a compimento la monumentale impresa di postare più di cinque righe.
I neo-padri sono avvertiti: se quando tornate a casa la vostra mogliettina non è in splendida forma e la cena non è in tavola, probabilmente è perché si tratta di una di quelle giornate in cui è riuscita a malapena ad espletare le necessità fisiologiche (e non parlo di mangiare e bere!)
La scorsa settimana sono andata all'incontro con le compagne del corso preparto. Ognuna ha raccontato la propria esperienza, più o meno bella, e l'ostetrica ci teneva a commentare sempre con un bel "Di questo ne avevamo parlato" e frasi simili. Mi sono resa conto che nessuna di noi, nella foga di raccontare il parto, ha fatto notare all'ostetrica che moltissime cose in effetti al corso non le aveva neppure accennate, così mi è venuta l'idea di postarle.
La prima cosa che si deve sapere è che non si devono fare propositi contando sul tempo che si passerà a casa durante il congedo di maternità.  Qualcuno obbietterà che il pupo dorme per moltissimo tempo e che in quel momento puoi fare quello che vuoi. Bene, quello che vuoi viene dopo le necessità del bambino, la cura della casa, la cucina e il necessario riposo. Un bebé dorme molto, ma mediamente in tre ore mangia dorme e gioca, il che significa che lo vedrete per mezzora circa impegnato a mangiare, 10 minuti serviranno per convincerlo a fare i necessari ruttini, 20 minuti per addormentarlo, un'oretta la userete fra cambi e gioco, resta un'ora circa di tempo libero ogni intervallo di tre ore, quando il piccolo dorme, e non è detto che ve la conceda tutta ininterrottamente. E questo se il pupo è di quelli che fanno vita regolare e non vogliono essere allattati ogni ora. L'allattamento a richiesta è una manna per i pupini, ma un'inferno per le mamme che ad un certo punto finiscono per sfoderare la tetta alla minima difficoltà. Tornando all'argomento, la maggior parte del tempo si passa con le pocce al vento o impegnate a pulire (culetti, nasini, occhini, manine, rigurgiti, chiazze di vomito...) e, quando va bene, a metter su lavatrici. A questo proposito, una delle cose peggiori che può capitare (e a noi è capitata) è che si guasti la lavatrice. Gemadhar è stato così brillante da non lasciar passare due giorni prima di comprarne una nuova, ma il destino beffardo ha voluto che ce la consegnassero difettosa. Due settimane senza lavatrice e un pupetto di due mesi in casa non si augura a nessuno: le abbiamo superate grazie alla nonna benefattrice che faceva la spola quotidianamente con sacchetti colmi di biancheria.

Commenti

  1. Che cosa ho imparato al corso pre-parto #1[..] C'è chi dice che i corsi pre-parto non servono a niente o che non ti insegnano quello che effettivamente ti servirebbe sapere. Boh, dipenderà dal corso pre-parto. Questo è il terzo che faccio, stavolta in maniera un po' distaccata, [..]

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