Ieri interessantissima conferenza del professor Gianluca Daffi a Domagnano di San Marino.
L'argomento era come la scelta dei giochi possano aiutare i nostri figli a sviluppare le competenze esecutive che, si è visto, risultano molto più utili alla crescita e successo personale rispetto alle competenze cognitive su cui è basato il nostro sistema scolastico.
E visto che il gioco è uno dei miei argomenti preferiti, ecco subito un post sulla conferenza scritto dagli appunti che ho preso.
La conferenza non voleva essere in polemica sui metodi educativi, ma nella prima parte è stato messo in evidenza come alcune competenze come l'autocontrollo, l'attenzione, l'inibizione e la pianificazione, possano essere insufficienti all'ingresso nella scuola primaria, tendendo ormai più la scuola dell'infanzia (e anche i genitori stessi) a focalizzarsi più sulle competenze cognitive quali il precalcolo o il pregrafismo che troverebbero comunque il tempo di essere apprese nella scuola primaria.
Non riesco ad essere così accattivante e simpatica come il professore, ma l'osservazione che molti bambini intelligentissimi arrivano in prima elementare senza peraltro riuscire a stare seduti più di un quarto d'ora e ascoltare per cinque minuti è un dato di fatto che riscontro anche personalmente.
Purtroppo le competenze esecutive se non allenate si perdono, ma fortunatamente imitando gli altri nel rapporto sociale del gioco tali competenze possono essere acquisite facilmente.
Copiare è quello che i bambini fanno meglio. Sono i neuroni specchio alla base del nostro successo evolutivo ad indurre i bambini a reagire agli stimoli esterni ed emotivi seguendo le reazioni di chi li circonda.
Questo processo imitativo consente di sviluppare le funzioni evolutive che permetteranno di emergere, ovvero le funzioni che supervisionano pensieri e comportamenti e che coordinano i processi mentali e le azioni necessarie per il raggiungimento di un obiettivo.
Alcune delle competenze non cognitive prese in esame da Daffi sono:
Queste funzioni non devono essere necessariamente sviluppate tutte allo stesso modo. In un individuo adulto la debolezza di una delle competenze è sopperita dall'eccellenza di una o più altre, ma un bambino non è ancora allenato a utilizzare le competenze esecutive più forti per correggere le altre.
Ecco perché diventa importante esporlo ad attività in cui possa guardare gli altri ed imparare ad autoregolarsi, come certe tipologie di gioco.
Nella seconda parte dell'esposizione, Daffi ci ha spiegato in che modo alcuni giochi riescono ad allenare le funzioni esecutive.
Autocontrollo
I bambini, ma anche molti adulti, hanno difficoltà a controllarsi, ma con la giusta motivazione sono capaci di trovare strategie di autocontrollo a volte anche piuttosto comiche.
Dopo averci mostrato un test molto simpatico per valutare il grado di autocontrollo dei bambini, il professore ci ha mostrato alcuni esempi di giochi utili per allenare l'autocontrollo.
Tutti questi giochi si basano su un evento che va a interrompere la strategia di successo portata avanti dai giocatori.
In Kiki Ricky un gallo dispettoso fa cadere tutti i galletti che faticosamente scalano una piramide.
Nel classico dell'Editrice Giochi Non t'arrabbiare, se qualcuno viene raggiunto da un altro giocatore viene costretto a ricominciare il percorso da capo.
Manolesta è un gioco della Ericksonn in cui una carta diversa dalle altre ribalta le regole e può invertire le sorti della partita.
Fin qui quelli esposti dal professore, ma poiché in casa siamo giocatori seriali, ne ho trovati di questo tipo anche fra quelli che abbiamo in casa.
Sempre della Haba, con una modalità simile a Kiki Ricky è La torre dei cavalieri dove un evento casuale fa rotolare una biglia rischiando di far cadere i propri cavalieri nella fossa.
Si tratta di giochi in cui per vincere occorre perseverare e non arrabbiarsi, controllando le emozioni fino al termine della partita.
Giochi sul nostro tavolo
L'argomento era come la scelta dei giochi possano aiutare i nostri figli a sviluppare le competenze esecutive che, si è visto, risultano molto più utili alla crescita e successo personale rispetto alle competenze cognitive su cui è basato il nostro sistema scolastico.
E visto che il gioco è uno dei miei argomenti preferiti, ecco subito un post sulla conferenza scritto dagli appunti che ho preso.
La conferenza non voleva essere in polemica sui metodi educativi, ma nella prima parte è stato messo in evidenza come alcune competenze come l'autocontrollo, l'attenzione, l'inibizione e la pianificazione, possano essere insufficienti all'ingresso nella scuola primaria, tendendo ormai più la scuola dell'infanzia (e anche i genitori stessi) a focalizzarsi più sulle competenze cognitive quali il precalcolo o il pregrafismo che troverebbero comunque il tempo di essere apprese nella scuola primaria.
Non riesco ad essere così accattivante e simpatica come il professore, ma l'osservazione che molti bambini intelligentissimi arrivano in prima elementare senza peraltro riuscire a stare seduti più di un quarto d'ora e ascoltare per cinque minuti è un dato di fatto che riscontro anche personalmente.
Purtroppo le competenze esecutive se non allenate si perdono, ma fortunatamente imitando gli altri nel rapporto sociale del gioco tali competenze possono essere acquisite facilmente.
Copiare è quello che i bambini fanno meglio. Sono i neuroni specchio alla base del nostro successo evolutivo ad indurre i bambini a reagire agli stimoli esterni ed emotivi seguendo le reazioni di chi li circonda.
Questo processo imitativo consente di sviluppare le funzioni evolutive che permetteranno di emergere, ovvero le funzioni che supervisionano pensieri e comportamenti e che coordinano i processi mentali e le azioni necessarie per il raggiungimento di un obiettivo.
Alcune delle competenze non cognitive prese in esame da Daffi sono:
- Autocontrollo e autocontrollo emotivo
- Inibizione della risposta
- Memoria di lavoro o pianificazione breve
- Attenzione selettiva o focalizzata
Queste funzioni non devono essere necessariamente sviluppate tutte allo stesso modo. In un individuo adulto la debolezza di una delle competenze è sopperita dall'eccellenza di una o più altre, ma un bambino non è ancora allenato a utilizzare le competenze esecutive più forti per correggere le altre.
Ecco perché diventa importante esporlo ad attività in cui possa guardare gli altri ed imparare ad autoregolarsi, come certe tipologie di gioco.
Nella seconda parte dell'esposizione, Daffi ci ha spiegato in che modo alcuni giochi riescono ad allenare le funzioni esecutive.
Autocontrollo
I bambini, ma anche molti adulti, hanno difficoltà a controllarsi, ma con la giusta motivazione sono capaci di trovare strategie di autocontrollo a volte anche piuttosto comiche.
Dopo averci mostrato un test molto simpatico per valutare il grado di autocontrollo dei bambini, il professore ci ha mostrato alcuni esempi di giochi utili per allenare l'autocontrollo.
Tutti questi giochi si basano su un evento che va a interrompere la strategia di successo portata avanti dai giocatori.
In Kiki Ricky un gallo dispettoso fa cadere tutti i galletti che faticosamente scalano una piramide.
Nel classico dell'Editrice Giochi Non t'arrabbiare, se qualcuno viene raggiunto da un altro giocatore viene costretto a ricominciare il percorso da capo.
Manolesta è un gioco della Ericksonn in cui una carta diversa dalle altre ribalta le regole e può invertire le sorti della partita.
Fin qui quelli esposti dal professore, ma poiché in casa siamo giocatori seriali, ne ho trovati di questo tipo anche fra quelli che abbiamo in casa.
Un gioco davvero divertente e a basso costo è La corsa dei ricci dove lo scoppio di un palloncino obbliga il giocatore a gonfiarlo andando indietro invece che in avanzare verso il traguardo.
Sempre della Haba, con una modalità simile a Kiki Ricky è La torre dei cavalieri dove un evento casuale fa rotolare una biglia rischiando di far cadere i propri cavalieri nella fossa.
Si tratta di giochi in cui per vincere occorre perseverare e non arrabbiarsi, controllando le emozioni fino al termine della partita.
Inibizione della risposta
Tutti abbiamo sperimentato come il tempo di risposta ad una domanda che presenta un'incongruenza è maggiore rispetto ad una domanda diretta, anche se conosciamo benissimo la risposta giusta.
Ad esempio se la risposta giusta è dare la risposta sbagliata, il tempo di risposta sarà maggiore (latenza). Questo fenomeno è noto come Effetto Stroop dallo scienziato che lo studiò nel 1935.
I giochi che allenano l'inibizione della risposta sono molto divertenti anche per gli adulti, uno di questi è Fantascatti in cui si vince afferrando l'oggetto rappresentato su una carta qualora sia perfettamente rappresentato nel colore e nella forma (risposta diretta), o altrimenti afferrando l'oggetto che non è uguale né per forma né per colore con nessuno di quelli rappresentati sulla carta (inibizione della risposta).
Devo confessare che l'ho trovato davvero divertente e credo che lo prenderò, non avendo in casa nessun gioco di questo genere.
Un classico di giochi di questo tipo è anche Simon della Hasbro nelle diverse versioni.
Memoria di lavoro
Con questo termine si intende la capacità di tenere a mente le informazioni per il tempo necessario a portare a termine un compito. Si tratta di una funzione che diventa molto utile nella scuola per la risoluzione dei problemi e nel lavoro per la pianificazione delle attività.
Un gioco di parole che abbiamo fatto tutti e che allena a questo tipo di competenza è Un bastimento carico di... , ma vi sono anche giochi da tavolo come Distraction nel quale si memorizza una serie di numeri e si viene distratti da una domanda (stupida)
Oppure C'era un pirata dove i giocatori devono ricordare la sequenza di oggetti che compongono un totem e realizzarlo correttamente per vincere.
Attenzione focalizzata
La capacità di individuare in mezzo a tanti particolari l'informazione desiderata è un gioco disponibile in molte varianti, ad esempio un classico è Dov'è Wally? dove si deve trovare il giovane Wally in mezza a scenari confusi di oggetti.
Un gioco simile che abbiamo in casa e non citato durante la conferenza è anche Kaleidos: i miei figli si divertono per ore a giocarci e ho saputo che è stato adottato anche a scuola per la ricreazione quando non si può uscire in giardino, perciò complimenti alle maestre.
Kaleidos si evolve rispetto a Wally perché gli oggetti da individuare nello scenario caotico devono avere le caratteristiche definite da un giro di ruota, ad esempio Trovare tutti gli oggetti morbidi o Trovare tutti gli oggetti rossi e così via.
Noi lo abbiamo acquistato al Play di Modena Fiere e visto che si sta avvicinando, invito tutti i giocatori seriali come noi ad andarci e approfittare della Family Area dove gentilissimi ragazzi insegnano a giocare a numerosissimi giochi del genere. Unica regola: i genitori si devono sedere a giocare coi figli, o non vi danno la scatola!
Un gioco di carte che allena l'attenzione focalizzata è il bellissimo Dobble, disponibile anche nelle versioni Kids. Noi lo giochiamo nella versione classica, è divertentissimo e si basa sul riconoscere, fra diverse immagini in dimensioni e colori diverse, l'unica perfettamente identica fra la carta del mazzo e quella che si ha in mano. Vi assicuro mezzore di divertimento puro!
Una variazione di questo tipo di giochi 'è Grabolo in cui occorre essere veloci ad identificare l'animale e il colore giusto determinato da un lancio di dati sulle carte scoperte o su quelle in possesso dei giocatori.
Pianificazione
Giochi di strategia semplice per risolvere una sfida con un'insieme di risorse limitate o determinando una strategia vincente che al tempo stesso ostacoli l'avversario.
Sono i giochi di pianificazione, a partire dal classico Forza 4 dove occorre allineare quattro pedine di colore uguale prima dell'avversario
o il famoso Labirinto magico, di cui esistono innumerevoli versioni o La Casa stregata, un'evoluzione del Labirinto
In ognuno di questi il giocatore deve predisporre un percorso di salvezza per uscire da una situazione indesiderata.
Un gioco di pianificazione un po' più complesso è anche Carcassonne al quale dedichiamo molte divertenti serate:
Un gioco bellissimo ora nuovamente disponibile in Italia è Camelot Jr dove occorre risolvere una sfida tridimensionale per ricongiungere il principe alla principessa
La casa di produzione Smart Games ha altri giochi di questo tipo che vale la pena esplorare.
Stamattina ho raccontato la serata ai bimbi, abbiamo guardato le anteprime dei giochi e valutato quelli che ci piacerebbe fare tra le proposte della serata e altri simili compilando una ricchissima wishlist per i prossimi mesi.
Il professor Daffi ci ha dato moltissimi motivi per giocare con i nostri bambini, ma quello che preferisco è che in questo modo abbiamo l'opportunità di partecipare alla loro crescita e trasformazione in persone capaci e competenti.
Infine, passiamo così poche ore della giornata insieme che ridurre tutto il tempo alla sola cura e ai doveri genitoriali è davvero un peccato.
Riferimenti:
Il blog di Gianluca DaffiTutti abbiamo sperimentato come il tempo di risposta ad una domanda che presenta un'incongruenza è maggiore rispetto ad una domanda diretta, anche se conosciamo benissimo la risposta giusta.
Ad esempio se la risposta giusta è dare la risposta sbagliata, il tempo di risposta sarà maggiore (latenza). Questo fenomeno è noto come Effetto Stroop dallo scienziato che lo studiò nel 1935.
I giochi che allenano l'inibizione della risposta sono molto divertenti anche per gli adulti, uno di questi è Fantascatti in cui si vince afferrando l'oggetto rappresentato su una carta qualora sia perfettamente rappresentato nel colore e nella forma (risposta diretta), o altrimenti afferrando l'oggetto che non è uguale né per forma né per colore con nessuno di quelli rappresentati sulla carta (inibizione della risposta).
Devo confessare che l'ho trovato davvero divertente e credo che lo prenderò, non avendo in casa nessun gioco di questo genere.
Un classico di giochi di questo tipo è anche Simon della Hasbro nelle diverse versioni.
Memoria di lavoro
Con questo termine si intende la capacità di tenere a mente le informazioni per il tempo necessario a portare a termine un compito. Si tratta di una funzione che diventa molto utile nella scuola per la risoluzione dei problemi e nel lavoro per la pianificazione delle attività.
Un gioco di parole che abbiamo fatto tutti e che allena a questo tipo di competenza è Un bastimento carico di... , ma vi sono anche giochi da tavolo come Distraction nel quale si memorizza una serie di numeri e si viene distratti da una domanda (stupida)
Oppure C'era un pirata dove i giocatori devono ricordare la sequenza di oggetti che compongono un totem e realizzarlo correttamente per vincere.
Attenzione focalizzata
La capacità di individuare in mezzo a tanti particolari l'informazione desiderata è un gioco disponibile in molte varianti, ad esempio un classico è Dov'è Wally? dove si deve trovare il giovane Wally in mezza a scenari confusi di oggetti.
Un gioco simile che abbiamo in casa e non citato durante la conferenza è anche Kaleidos: i miei figli si divertono per ore a giocarci e ho saputo che è stato adottato anche a scuola per la ricreazione quando non si può uscire in giardino, perciò complimenti alle maestre.
Kaleidos si evolve rispetto a Wally perché gli oggetti da individuare nello scenario caotico devono avere le caratteristiche definite da un giro di ruota, ad esempio Trovare tutti gli oggetti morbidi o Trovare tutti gli oggetti rossi e così via.
Noi lo abbiamo acquistato al Play di Modena Fiere e visto che si sta avvicinando, invito tutti i giocatori seriali come noi ad andarci e approfittare della Family Area dove gentilissimi ragazzi insegnano a giocare a numerosissimi giochi del genere. Unica regola: i genitori si devono sedere a giocare coi figli, o non vi danno la scatola!
Un gioco di carte che allena l'attenzione focalizzata è il bellissimo Dobble, disponibile anche nelle versioni Kids. Noi lo giochiamo nella versione classica, è divertentissimo e si basa sul riconoscere, fra diverse immagini in dimensioni e colori diverse, l'unica perfettamente identica fra la carta del mazzo e quella che si ha in mano. Vi assicuro mezzore di divertimento puro!
Una variazione di questo tipo di giochi 'è Grabolo in cui occorre essere veloci ad identificare l'animale e il colore giusto determinato da un lancio di dati sulle carte scoperte o su quelle in possesso dei giocatori.
Pianificazione
Giochi di strategia semplice per risolvere una sfida con un'insieme di risorse limitate o determinando una strategia vincente che al tempo stesso ostacoli l'avversario.
Sono i giochi di pianificazione, a partire dal classico Forza 4 dove occorre allineare quattro pedine di colore uguale prima dell'avversario
o il famoso Labirinto magico, di cui esistono innumerevoli versioni o La Casa stregata, un'evoluzione del Labirinto
In ognuno di questi il giocatore deve predisporre un percorso di salvezza per uscire da una situazione indesiderata.
Un gioco di pianificazione un po' più complesso è anche Carcassonne al quale dedichiamo molte divertenti serate:
Un gioco bellissimo ora nuovamente disponibile in Italia è Camelot Jr dove occorre risolvere una sfida tridimensionale per ricongiungere il principe alla principessa
La casa di produzione Smart Games ha altri giochi di questo tipo che vale la pena esplorare.
Stamattina ho raccontato la serata ai bimbi, abbiamo guardato le anteprime dei giochi e valutato quelli che ci piacerebbe fare tra le proposte della serata e altri simili compilando una ricchissima wishlist per i prossimi mesi.
Il professor Daffi ci ha dato moltissimi motivi per giocare con i nostri bambini, ma quello che preferisco è che in questo modo abbiamo l'opportunità di partecipare alla loro crescita e trasformazione in persone capaci e competenti.
Infine, passiamo così poche ore della giornata insieme che ridurre tutto il tempo alla sola cura e ai doveri genitoriali è davvero un peccato.
Riferimenti:
Giochi sul nostro tavolo
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