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e la carozza?

Ho già detto del collega che mi importuna con noiose richieste di consigli di cucina.
Non mi si fraintenda: mi piacicchia cucinare, ma partecipare a certe conversazioni mi sembra davvero di rubar tempo al mio datore di lavoro.
Oggi via messenger avviene questo scambio di ovvietà con il suddetto collega che quest anno ha l'ossessione per il mangiare (lo scorso anno era quella del vino):

Ossessivo Collega: ti volevo chiedere una cosa se l'avevi mai sentita
HM: sentiamo
OC: premetto che vorrei comprarmi a brevissimo una impastatrice + sfogliatrice per lavorare gli impasti e tirare la pasta
  pero sai che io sono attento anche al gusto
  e tirare la sfoglia a macchina non rientra nella mia filosofia
HM: ok, fatti insegnare da tua mamma
OC: pero mi hanno parlato di un trucco che potrebbe essere utilizzato per ovviare a questo inconveniente
HM: ?
OC: cioè tirare un po la pasta a macchina
  e finirla di tirare a mano
  secondo te verrebbe bene?
HM: sì, l'ho visto fare in molte paste fresche
OC: pero poi onestamente non è che venga benissimo
  una volta ho preso la pasta di [NotaPastaFrescaDellaZona]
  e non mi è piaciuta per nulla
  io la so tirare a mattarello ma il fatto è che mi scoccia farlo
  voglio fare poca fatica ed in fretta
  è quello il problema
  ma non voglio perdere di gusto 
HM: non c'è soluzione, se vuoi la pasta buona ti tocca fare le braccia da arzdora

Adesso aspetto solo che mi denunci per aver pubblicato la conversazione privata, ma già che ci sono vorrei precisare che Hel Medb ogni tanto tira la sfoglia a mano e sa cosa significa. L'ossessivo collega si fa passare lo suiffer dalla mamma, che gli fa fatica, perciò dubitiamo molto che si sia mai cimentato nell'arte della pasta.
Intanto che lui trova un modo per ottenere il massimo risultato col minimo sforzo, ci permettiamo di dubitare della sua parola e ci auguriamo che nel frattempo insieme all'impastatrice e alla sfogliatrice che lavorano come mammà trovi anche il tempo per risolvere quel noioso problema del moto perpetuo. Gliene saremmo grati.

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