Regalino. Lunedì scorso mi hanno raccontato una storia, di quelle col finale triste. C'è questa festa, immaginate un matrimonio, un compleanno, o qualsiasi occasione felice a cui potreste essere invitati. Fate parte di un gruppo di amici piuttosto grandicelli accomunati da una specifica passione da almeno dieci anni. Tutti siete invitati e dopo qualche giorno uno di voi si fa vivo dicendo "allora, per la tale festa si è deciso che si regala un " il messaggio prosegue con l'ovvio elenco dei partecipanti, o il loro numero, e la considerevole spesa pro-capite.
Vi immaginate che qualcuno ne abbia parlato, che si sia fatta una qualche riunione dalla quale vi sentite esclusi, perché non sapete quando, né chi ha preso la decisione, spacciata per democratica. Fate buon viso a cattivo gioco, ma poco dopo qualcuno non fa la stessa cosa. Non tutti infatti possono permettersi la spesa, qualcuno trova che: a) l'importo pro-capite è eccessivo (perlomeno per lui); b)l'oggetto da regalare sia inutile/imbarazzante/fuori luogo/ecc. Siete anche voi ovviamente d'accordo, dite qualcosa e all'istante si crea una polemica di messaggi o telefonate che rivelano il membro alfa del gruppo che ha preso la decisione e che praticamente non si è fatta alcuna riunione, o votazione, ma si è andati avanti con la filosofia del "vedi tu che lo/la/li conosci meglio" in una serie di incontri fra fedelissimi stacanovisti del gruppo (praticamente quelli che hanno moltissimo tempo libero o non hanno una casa da mandare avanti) che ha escluso buona parte degli altri.
A questo punto possono accadere molte cose davvero spiacevoli. Senza rendersi conto che al mondo esistono anche persone con diverse situazioni economiche, il membro alfa comincia ad accusare alcuni partecipanti di taccagneria. Si scatena una discussione e qualcuno imputa al caldo/freddo/afa/pioggia/neve/uragano tropicale/ecc. le incursioni verbali dei litiganti cercando inutilmente di smorzare la polemica, il risultato però è l'opposto e viene interpretato come un voler sottovalutare l'importanza della questione.
Il gruppo di amici, dove ognuno credeva di essere alla pari, scopre di essere guidato da un membro alfa, che non solo prende decisioni, ma anche giudica gli altri e fa loro i conti in tasca. La maggior parte degli amici comunque finge di non accorgersene.
Ben presto è chiaro che l'oggetto scelto è davvero inutile e costosissimo (e probabilmente non appropriato), ma nessuno vuole ribellarsi al membro alfa per non disfare il precario equilibrio.
Il membro alfa vuole arrivare al suo obbiettivo e per far questo attua l'orrida proposta del "ognuno dà quello che può".
Il membro alfa decide, raccoglie, anticipa e acquista quello che voleva, gli altri lasciano che lo faccia - dopotutto non sono molto legati alla persona festeggiata... basta partecipare, la maggior parte di loro non ha problemi di soldi, o non passerebbe così tanto tempo col gruppo.
Il membro alfa decide quindi di fare il consuntivo, pubblica CHI ha dato QUANTO, evidenziando quelle diversità che ognuno voleva ignorare. Gli ultimi della lista si vedono accomunati dalla misera cifra offerta, non c'è più la differenza fra chi partecipa al regalo e chi no, c'è la differenza fra chi ha dato molto e chi ha dato poco.
La lista scritta nero su bianco non lascerà il gruppo come prima. Il membro alfa ha messo quel numerino a fianco del nome, un numerino insulso, di due cifre. Gli ultimi della lista diradano gli incontri, perché anche se gli altri stanno già dimenticando l'accaduto, quello del denaro per loro è un problema quotidiano, col quale si confrontano continuamente e non sarà facile dimenticare l'imbarazzo in cui sono stati messi.
Forse in tutta questa storia il problema non è mai stato il denaro, credo che la questione sia invece la comprensione, la con-passione, l'empatia, e forse un minimo di eleganza. Sì, direi che ci sono scimpanzè più eleganti di quel membro alfa. E penso che il festeggiato ci sia rimasto male nel vedere un paio di invitati in meno alla sua festa (pur ricevendo da loro il contributo ad un regalo inutile).
Vi immaginate che qualcuno ne abbia parlato, che si sia fatta una qualche riunione dalla quale vi sentite esclusi, perché non sapete quando, né chi ha preso la decisione, spacciata per democratica. Fate buon viso a cattivo gioco, ma poco dopo qualcuno non fa la stessa cosa. Non tutti infatti possono permettersi la spesa, qualcuno trova che: a) l'importo pro-capite è eccessivo (perlomeno per lui); b)l'oggetto da regalare sia inutile/imbarazzante/fuori luogo/ecc. Siete anche voi ovviamente d'accordo, dite qualcosa e all'istante si crea una polemica di messaggi o telefonate che rivelano il membro alfa del gruppo che ha preso la decisione e che praticamente non si è fatta alcuna riunione, o votazione, ma si è andati avanti con la filosofia del "vedi tu che lo/la/li conosci meglio" in una serie di incontri fra fedelissimi stacanovisti del gruppo (praticamente quelli che hanno moltissimo tempo libero o non hanno una casa da mandare avanti) che ha escluso buona parte degli altri.
A questo punto possono accadere molte cose davvero spiacevoli. Senza rendersi conto che al mondo esistono anche persone con diverse situazioni economiche, il membro alfa comincia ad accusare alcuni partecipanti di taccagneria. Si scatena una discussione e qualcuno imputa al caldo/freddo/afa/pioggia/neve/uragano tropicale/ecc. le incursioni verbali dei litiganti cercando inutilmente di smorzare la polemica, il risultato però è l'opposto e viene interpretato come un voler sottovalutare l'importanza della questione.
Il gruppo di amici, dove ognuno credeva di essere alla pari, scopre di essere guidato da un membro alfa, che non solo prende decisioni, ma anche giudica gli altri e fa loro i conti in tasca. La maggior parte degli amici comunque finge di non accorgersene.
Ben presto è chiaro che l'oggetto scelto
Il membro alfa vuole arrivare al suo obbiettivo e per far questo attua l'orrida proposta del "ognuno dà quello che può".
Il membro alfa decide, raccoglie, anticipa e acquista quello che voleva, gli altri lasciano che lo faccia - dopotutto non sono molto legati alla persona festeggiata... basta partecipare, la maggior parte di loro non ha problemi di soldi, o non passerebbe così tanto tempo col gruppo.
Il membro alfa decide quindi di fare il consuntivo, pubblica CHI ha dato QUANTO, evidenziando quelle diversità che ognuno voleva ignorare. Gli ultimi della lista si vedono accomunati dalla misera cifra offerta, non c'è più la differenza fra chi partecipa al regalo e chi no, c'è la differenza fra chi ha dato molto e chi ha dato poco.
La lista scritta nero su bianco non lascerà il gruppo come prima. Il membro alfa ha messo quel numerino a fianco del nome, un numerino insulso, di due cifre. Gli ultimi della lista diradano gli incontri, perché anche se gli altri stanno già dimenticando l'accaduto, quello del denaro per loro è un problema quotidiano, col quale si confrontano continuamente e non sarà facile dimenticare l'imbarazzo in cui sono stati messi.
Forse in tutta questa storia il problema non è mai stato il denaro, credo che la questione sia invece la comprensione, la con-passione, l'empatia, e forse un minimo di eleganza. Sì, direi che ci sono scimpanzè più eleganti di quel membro alfa. E penso che il festeggiato ci sia rimasto male nel vedere un paio di invitati in meno alla sua festa (pur ricevendo da loro il contributo ad un regalo inutile).
La femmina alfa predilige un maschio "beta"? Non credo che due alfa possano convivere...
RispondiEliminaIn effetti QUELLA femmina alfa ha un maschio decisamente beta... (gossip gratuito)
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