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Una riflessione a fine anno. Sissi abita a Siena, in una di quelle belle colline sulla sinistra, se percorrete la tangenziale verso Firenze. Vive in un casale di fine '400, rimodernato (si fa per dire) nel seicento. Sui muri arrossati dal cotto e dalle pitture si possono contare le ristrutturazioni che nei secoli hanno trasformato un convento nel casale toscano di adesso. Dalla finestra del bagno, quando siete immersi nella schiuma fino al collo nella sua vasca coi piedi di leone, si guarda la città bianconera, col campanile che spicca e le righe del duomo nitide contro il cielo.


Sissi ha avuto la sua seconda figlia questa estate. Sissi lavora, fa la commercialista e se non va in ufficio non porta a casa i soldi. Sissi non ha preso la maternità per nessuno dei suoi figli.


Da agosto Sissi cerca una tata, di quelle che ti stanno in casa, fanno i lavoretti, stirano, spazzano, cucinano e se i bimbi piangono va a vedere cosa succede. Da agosto riceve russe, rumene, ucraine, filippine, albanesi, certi posti neanche sapeva che esistessero prima di incontrarle, la provenienza è solo per dovere di cronaaca. Tutte le dicono la stessa cosa: da lunedì (martedì, mercoledì o come piace a loro) cominciano. Il lunedì (martedì, mercoledì o come piace a loro) Sissi va a prendere la nuova colf e la trova senza valigia. Ha cambiato idea, non vuole più lavorare per lei.


Sissi la metterebbe in regola. Nessuna chiede meno di 800 - 900 euro, vitto e alloggio compresi. Alloggio in un casale che un americano medio sborserebbe 50 euri al dì solo per la camera.


Allora forse è che russe, rumene, ucraine, filippine e albanesi sono più furbe di un americano medio, o forse è che le persone che Sissi ha incontrato sono più stronze. Il fatto è che ormai le conviene lasciar perdere il lavoro, rinunciare alla professione, per quanto sia brava e specializzata, e crescere i figli.


Una cosa, però: se confronto il mio stipendio e quello dei miei colleghi con questo delle colf noto una sproporzione enorme e io, quando rientro a casa la sera, faccio la colf. Gli stagisti guadagnano così, ma senza vitto e alloggio in un casale toscano. Alcune amiche mi dicono che andrebbero loro a badargli i bimbi a quelle condizioni, lo stesso direi io se non avessi già la mia famiglia da metter su.


Alla fine a parole siam sempre tutti molto bravi, come le russe, rumene, ucraine, filippine e albanesi di prima, ma quando c'è da lavorare abbiam più voglia di lamentarci. Il lavoro alla fine ci sarebbe pure, a volerlo.


Commenti

  1. Ma come é che anche se non parli di lavoro la mucca rispunta sempre. Preferisci il coniglio? E' lì pure lui.
    Ci sarebbe pure la gallina, puzza, però meno del maiale.
    Qualcuno tornerà ad occuparsi di loro?

    Se vuole, Sissi, per metà della cifra che darebbe alle extracomunitarie gli tengo la figlia più piccola, l'altra ignoro a che grado dello sviluppo sia.
    Il problema é solo nella distanza, la vedrebbe una volta al mese, forse.
    Oppure mi cerca una casa vicino a lei ...

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